Soddisfazione di Legambiente per l’istituzione dei parchi di Gutturu Mannu e Tepilora

Dopo 15 anni la Sardegna torna a istituire parchi regionali: ora è il turno di Gutturu Mannu e di Tepilora – Rio Posada.

Legambiente ha manifestato la sua soddisfazione e ha chiesto “una politica di rafforzamento delle aree protette”.

È dal 1999, quando il Consiglio Regionale della Sardegna ha istituito i parchi di Molentargius-Saline e di Porto Conte, che l’argomento “parchi” è rimasto escluso dalla politica regionale. Poi, ieri, dopo alcuni anni caratterizzati da assemblee e vivaci dibattiti sul tema, l’istituzione dei parchi di Gutturu Mannu e Tepilora – Rio Posada è stata approvata con votazione unanime.

“È positivo – ha sottolineato Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna – che il processo di condivisione delle popolazioni locali sia stato raccolto dalla Giunta Regionale e dalla Commissione Ambiente del Consiglio. E che in pochi mesi si sia arrivati all’approvazione in aula, esprimendo così una svolta decisa rispetto alle passate legislature”.

I nuovi parchi interessano due complessi montani che si estendono per molte migliaia di ettari (1900 per Gutturu Mannu e 7900 per Tepilora).

“Esprimiamo – ha continuato Tiana – l’auspicio che questa approvazione apra la strada a una nuova stagione, affinché il sistema delle aree protette della Sardegna venga rafforzato sia nella quantità che nella qualità e rappresenti una base per uno sviluppo più orientato alla tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e naturalistico.”

Anche Sebastiano Venneri, presidente di Vivilitalia – società di Legambiente che si occupa di turismo ambientale e che ha seguito il percorso dei quattro Comuni interessati dal Parco di Tepilora – è compiaciuto della decisione: “I parchi migliori sono quelli che nascono prima nella realtà e poi sulla carta, e questo è sicuramente il caso del Parco di Tepilora. Con i quattro uomini della Baronia abbiamo avviato un percorso intelligente fatto di incontri tematici con la popolazione locale; di scambi d’esperienze con realtà già avviate che hanno stabilito una solida idea di parco in grado di armonizzare le ragioni di sviluppo turistico e quelle di tutela ambientale”.

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