Sei euro al giorno per mangiare e pocket money da 2,50, le spese del Cara

Colazione, pranzo e cena per sei euro e cinquanta al giorno: è questa la cifra che La Casa della Solidarietà che gestisce il Cara di Elmas spende per il cibo di ciascuno straniero accolto. Il menù varia ogni settimana, prevede un primo, secondo, contorno e frutta, la domenica anche un dolcetto e una volta a settimana la pizza.

I responsabili del Centro, che ci hanno accolto durante la visita concessa su richiesta dell’associazione LasciateCiEntrare, hanno provato a proporre anche cibi mediterranei e verdure fresche ma africani e orientali per abitudine preferiscono riso, pollo e legumi. Si mangia in orari stabiliti, la colazione dalle 8 alle 9,30, il pranzo dalle 12,30 alle 14, la cena tra le sette e le 21.30, chi non c’è a mezzogiorno avrà comunque il vassoio per pranzo a fine serata insieme a quello della cena.

La cifra per i pasti è compresa nei 35 quotidiani che la Prefettura di Cagliari versa alla Casa di Solidarietà per ogni migrante. Oltre al cibo, nei 35 sono compresi pulizie, abbigliamento, prodotti per l’igiene e la cura del corpo, una scheda telefonica da 15 euro che viene consegnata all’arrivo, personale e operatori linguistici, assistenza medica e quanto serve per la gestione ordinaria complessiva del centro. C’è anche il pocket money da 2,50 euro: non soldi veri ma un buono per comprare snack, accessori, prodotti, sigarette. Se vorranno la scheda telefonica Lykamobile, la più conveniente per le chiamate internazionali, potranno ‘risparmiare’ il pocket money di due giorni dato che costa 5 euro, idem per gli altri acquisti. Non si possono spendere in città ma solo nello spaccio dentro il Cara.

F.M.

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