Gli esiti del dna non ci sono ancora: per questa ragione la Gip del Tribunale di Cagliari, Maria Gabriella Mucas, ha deciso di rinviare l’udienza in cui dovrà decidere sulla richiesta di archiviazione presentata dal pm Alessandro Pili nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di Luca Congera, il 50enne di Quartu di cui non si hanno più notizie dal 16 marzo scorso. Il sostituto procuratore aveva aperto il fascicolo con l’ipotesi di omicidio dopo la presentazione di un esposto da parte della famiglia. Nel corso delle indagini era stata poi decisa la comparazione del Dna sui resti carbonizzati di un corpo trovato in un canneto sulla statale 554 durante le operazioni di spegnimento di un incendio: il sospetto è che potesse trattarsi di Congera.
Questa mattina gli specialisti del Ris dei carabinieri hanno fatto sapere al magistrato e alla Gip che gli esami non si sono ancora conclusi. Da qui il rinvio dell’udienza al 5 febbraio prossimo. La famiglia, attraverso gli avvocati Paola Pischedda e Gianfranco Piscitelli, si è da subito opposta alla richiesta di archiviazione del fascicolo: per i congiunti, infatti, l’uomo sarebbe stato ucciso. Posizione che i legali avrebbero voluto ribadire anche questa mattina. “Ad oggi non sono ancora stati consegnati gli esiti dell’esame del Dna – spiega in un nota l’avvocato Piscitelli -. L’udienza è stata quindi rinviata poiché si è ritenuto superfluo discutere senza la certezza della morte di Gianluca Congera”.
