Sassari, arrestato fisiatra Asl. Timbrava e poi al lavoro nello studio privato

Un medico fisiatra, Massimo Pellicano, è stato arrestato a Sassari dai carabinieri con l’accusa di truffa aggravata ai danni del Sistema sanitario nazionale, falso, abuso d’ufficio e peculato. Secondo gli inquirenti, lo specialista svolgeva arbitrariamente attività professionale di carattere privato nel Centro di medicina sportiva e fisioterapia gestito dalla moglie. Registrava la propria presenza all’Asl, con cui aveva un rapporto di esclusività, e invece si recava nell’ambulatorio della consorte. Dalle prime ore di oggi un dirigente medico in servizio all’Asl di Sassari si trova così agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal gip ed eseguita dai militari del Nas di Sassari al termine di un’indagine complessa, avviata dalla Procura sassarese nella primavera del 2013 e protrattasi per oltre un anno, che ha portato ad accertare una serie di condotte illecite compiute dal medico. Secondo gli investigatori, fra l’altro, Pellicano utilizzava le apparecchiature dell’azienda sanitaria per le visite private e in un’occasione i carabinieri hanno accertato che si è appropriato della somma corrispondente al pagamento di una visita medica che doveva essere versata all’Asl. Nell’ambito della stessa indagine sono stati denunciati il direttore sanitario dell’ambulatorio e la moglie dell’ortopedico in qualità di responsabile legale. Il Centro di medicina sportiva e fisioterapia, del valore di 500 mila euro, è stato sequestrato.

La reazione. “Massimo rigore per comportamenti irresponsabili come questi”. Il direttore generale della Asl 1, Marcello Giannico, è lapidario nel commentare la vicenda giudiziaria per cui Pellicano, si trova agli arresti domiciliari in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal gip ed eseguita dai carabinieri del Nas di Sassari.  L’Asl di Sassari era a conoscenza dell’indagine dei Nas e ha messo a disposizione degli inquirenti tutta la documentazione richiesta. “Attendiamo gli esiti della vicenda – conclude Giannico – nel frattempo continueremo a fornire alla magistratura la massima collaborazione, pessimi esempi come questi devono essere portati alla luce e sanzionati, a tutelato del lavoro dei tanti che all’interno dell’Asl di Sassari operano con serietà, dedizione e spirito di servizio”.

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