Portaerei Cavour a La Maddalena, Cotti: “Riparte l’iter autorizzativo”

La notizia aveva suscitato non poco scalpore nell’agosto del 2016, quando sembravano imminenti i lavori per consentire l’attracco della portaerei Cauvor e delle fregate Fremm nell’isola di Santo Stefano, all’interno del Parco nazionale de La Maddalena. Oggi, dopo un anno in stand-by, il ministero della Difesa torna alla carica. Lo scorso 15 settembre, infatti, il Genio Militare della Marina ha attivato presso il ministero dell’Ambiente la procedura di definizione dei contenuti dello Studio d’impatto ambientale dell’opera. Da un punto di vista tecnico, si tratta di un passaggio propedeutico all’attivazione della più stringente valutazione d’impatto ambientale – come emerge dal Testo Unico sull’Ambiente -, che, in ogni caso, non risulta ancora in corso.

A dare notizia del riavvio delle verifiche ambientali sul molo nell’Isola di Santo Stefano è il senatore M5s Roberto Cotti con una nota apparsa sul suo profilo Facebook. Il senatore ricorda che, “quando vennero attivate le verifiche ambientali nell’agosto del 2016, la Regione disse di non saperne nulla”. Solo pochi mesi prima la giunta regionale aveva reclamato la fine della servitù di Guardia del Moro, il deposito di armi che sorge a poche centinaia di metri dal molo che, secondo i piani della Difesa, dovrebbe ospitare la Cavour. Invece, “un’inchiesta giornalistica aveva dimostrato che la Regione era a conoscenza del progetto sin dall’ottobre del 2015”, precisa il senatore.

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“La Regione cercò di correre al riparo – ricorda Cotti -, licenziando solo a fine settembre 2016 un parere tecnico sull’assoggettabilità a V.I.A, a dir poco imbarazzante: pur richiamando possibili incompatibilità dell’opera rispetto alla presenza di posidonia nei fondali di S.Stefano (Punta dello Zucchero), la stessa ritenne ‘escludibile che il progetto abbia impatti negativi sull’ambiente, e pertanto si ritiene, subordinatamente al rispetto della condizione descritta, di non dover richiedere l’assoggettamento dell’intervento in oggetto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale’. Peccatto, però, il ministero, dopo avere archiviato la procedura iniziale, ha più di recente deciso (il 26 settembre) di attivare la procedura di definizione dei contenuti dello studio d’impatto ambientale (Scoping), da intendersi come fase preliminare della Valutazione di Impatto Ambientale”.

“Speriamo che questa volta la Regione Sardegna non dica nuovamente ‘non lo sapevo’ o peggio, che non agevoli ulteriormente, con improvvide e tardive dichiarazioni, l’ampliamento della servitù militare a S.Stefano. La tutela dell’ambiente e della salute pubblica dovrebbero avere la priorità. Anche un bambino capirebbe che una volta svenduto il capitale ‘ambiente’, su quello che resta sarebbe difficile costruire scenari di credibilità e praticabilità turistica”, conclude il senatore.

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