Ha partorito prematuramente in una stanza del centro di accoglienza in cui è ospitata, poi ha infilato il feto in una busta di plastica e lo ha nascosto sotto il letto. Gli agenti della Squadra mobile di Cagliari stanno lavorando su quanto accaduto nella notte in un centro per migranti a Cagliari. Una nigeriana di circa 20 anni, incinta di almeno sei mesi, ha abortito mentre si trovava in camera con alcune connazionali.
Non è chiaro al momento se sia stata aiutata o se si sia trattato di un aborto spontaneo. La giovane ha iniziato a perdere sangue e ha chiesto aiuto ai responsabili del centro. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 che ha trasportato la nigeriana in ospedale.
I medici hanno così scoperto che aveva abortito. La ragazza e il personale medico sono tornati nella struttura e insieme ai responsabili del centro si sono messi alla ricerca del feto, trovandolo nella stanza. Purtroppo il piccolo era morto. Sul posto è poi arrivata la polizia, gli investigatori della squadra mobile, e la scientifica.
Il feto è stato trasferito al Policlinico di Monserrato (Cagliari) dove sarà eseguita, con buona probabilità, l’autopsia per accertare se il bimbo è nato già morto. Gli uomini della Mobile, coordinati dal dirigente Marco Basile, stanno adesso sentendo gli ospiti della struttura per migranti.