“Giustizia è fatta, con buona pace di chi ha architettato la vicenda con il chiaro intento di speculare sulla nostra pelle con intenti di scalpore, denigrazione e speculazione politica”. Così Massimo Monni, ex assessore all’Urbanistica e lavori pubblici di Baunei, ha commentato l’assoluzione disposta dal Gup del Tribunale di Lanusei Paola Murru, a seguito di una denuncia per indebita induzione presentata cinque anni fa dall’assessore ai lavori pubblici della giunta precedente, Tonino Moretti e dalla zia di quest’ultimo, Vincenza Moretti. Assoluzione anche per l’attuale sindaco di Baunei Salvatore Corrias e per l’ex responsabile del Servizio tecnico Carlo Di Marco.
Assistiti dagli avvocati Massimiliano Ravenna e Sebastiano Tronci, Corrias, Monni e Di Marco sono stati assolti “perché il fatto non sussiste”. La sentenza chiude un processo che in questi anni ha destato l’interesse e l’attesa dei baunesi e non solo, sia per il ruolo degli imputati che per i contorni politici assegnati alla vicenda, “con un sovraccarico di attesa – sottolinea Monni – che ha assunto connotazioni diffamatorie e persecutorie nei confronti degli imputati, i quali hanno sempre respinto ogni addebito. La sentenza del Tribunale di Lanusei conferma la bontà dell’operato del sindaco, dell’ex assessore e dell’ingegner Di Marco”.
“La farina del diavolo se ne va in crusca – ha dichiarato il sindaco Corrias – e l’epilogo di questo processo ci conforta sul piano personale, rigenera il senso autentico della nostra azione politica, ci insegna che la fiducia nei confronti delle istituzioni giudiziarie è sempre ben riposta, quando si agisce secondo la legge”. “Ho sempre svolto il mio lavoro – ha detto Di Marco – in ossequio all’etica che quel ruolo e la mia professionalità impongono”. Netta la sentenza, dunque, con l’evidente soddisfazione degli imputati, oggi assolti da un’accusa rivelatasi del tutto infondata.
