Le Rsa della sede regionale Rai chiedono “che anche la lingua sarda, fondamento identitario della sua storia, sia tutelata e valorizzata all’interno del servizio pubblico regionale” e, in una nota, “stigmatizzano l’inerzia della Regione che con il mancato rinnovo della convenzione con la Rai ha determinato una grave riduzione degli spazi riservati dal servizio pubblico alla diffusione del patrimonio culturale e linguistico della nostra Regione realizzato sino a marzo 2015 con il contributo dei migliori intellettuali isolani”.
Le Rappresentanze auspicano pertanto che “in sede di programmazione del bilancio regionale siano assegnati i fondi necessari al ripristino dei programmi radiofonici così come aveva promesso la stessa Regione”, e ricordano, inoltre, che “la Provincia autonoma di Bolzano finanzia il servizio pubblico regionale per una cifra intorno ai quattro milioni di euro e quella di Trento per circa un milione, mentre la Regione sarda versava una cifra intorno ai 300 mila euro“.