La denuncia degli ambientalisti: “Continuano a costruire sulle dune di Badesi”

“Continuano a costruire e compaiono nuovi picchetti sulle dune di Badesi”. La denuncia è affidata ad una nota congiunta firmata dalle associazioni ambientaliste Gruppo d’intervento giuridico e Amici della terra. “A Badesi i cantieri a ridosso delle dune vedono ancora colare cemento e mattoni“, affermano le associazioni, che chiosano: “Comprensibili i martellanti messaggi pubblicitari, anche sui più frequentati siti web nazionali. Bisogna proprio affrettarsi: “una casa davvero sulla spiaggia” è praticamente impossibile da realizzare, oggi, in Sardegna. Non a Badesi. Non solo: nei giorni scorsi è comparso un nuovo picchetto da cantiere fra i ginepri“.

“Esposti, istanze, ricorsi, interrogazioni parlamentari, azioni di associazioni ecologiste, deputati europei, senatori, consiglieri regionali, deputati nazionali verso Commissione europea, Ministero dell’ambiente, Regione autonoma della Sardegna e qualsiasi altra amministrazione pubblica competente: ma quel cantiere che incombe sulle dune di Badesi è legittimamente autorizzato o no?“, proseguono gli ambientalisti. “Di sicuro non è stata svolta la preventiva e vincolante procedura di verifica di assoggettabilità, ma il competente Servizio regionale S.A.V.I., dopo un anno e mezzo dall’averlo accertato, nulla risulta aver fatto di risolutivo. E’ solo una delle tante speculazioni immobiliari lungo le coste sarde, ma difficilmente si vedono sferragliare le ruspe sulla sabbia e, curiosamente, non si riesce proprio a sapere se quel cantiere sia stato autorizzato legittimamente o no”.

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra hanno inoltrato (29 luglio 2013) una nuova richiesta di informazioni ambientali e di opportuni interventi al Ministero dell’ambiente, al Ministero per i beni e le attività culturali, alla Direzione regionale per i beni culturali e il paesaggio, alla Direzione regionale della pianificazione urbanistica e della vigilanza edilizia, al Servizio regionale tutela paesaggistica, alla Soprintendenza per i beni ambientali di Sassari, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, informando, per gli aspetti di competenza, la Commissione europea e le Procure della Repubblica presso i Tribunali di Tempio Pausania e di Cagliari.

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