Incendi in Gallura, 70 ettari di macchia in fumo. Non si esclude l’origine dolosa

Mentre nel Nord Sardegna sono iniziate le operazioni di bonifica sui circa 70 ettari di macchia mediterranea divorati dalle fiamme, i Nuclei investigativi di polizia del Corpo Forestale stanno eseguendo i rilievi sia a San Teodoro che nella Costa Corallina per risalire alle cause dei roghi, che sarebbero partiti entrambi da strade molto frequentate. Gli investigatori non escludono ci si possa trovare davanti a roghi di natura dolosa. Da una prima stima a San Teodoro, in località l’Alzoni, sarebbero andati distrutti fra i 30 e i 40 ettari di macchia mediterranea; una trentina gli ettari divorati dalle fiamme a Costa Corallina, nel comune di Olbia, dove in via precauzionale le forze dell’ordine hanno evacuato il villaggio turistico “La Corallina” e l’albergo “Ollastu”.

Due case, situate nella parte alta della Costa, nei pressi del luogo dal quale l’incendio ha avuto origine, sono state attraversate dalle fiamme. Squadre a piedi di Vigili del fuoco, Protezione civile e forestale, assieme a due elicotteri e due Canadair, stanno portando avanti le operazioni di bonifica, anche se al momento turisti e residenti delle case evacuate non sono stati ancora autorizzati a far rientro a casa.

Intorno alle 18:30 è stata riaperta al traffico la SS 125, anche se si registrano ancora rallentamenti nella viabilità. Per oggi la Protezione civile regionale aveva emanato un bollettino di pericolosità estrema. Un’allerta che è coincisa proprio nella giornata delle celebrazioni, a Tempio Pausania, della XXXII commemorazione dei morti di Curraggia. Era il 28 luglio 1983 quando, al termine di una lunga lotta contro il fuoco, sulla collina di Curraggia nove persone persero la vita. (ANSA).

(Foto di Banni, video di ElisaN e Losdavidinos, da youreporter.it)

 

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