Guerriglia urbana a Sassari, 66 ultras identificati

“Renderemo loro vita difficile”. E’ la promessa del questore di Cagliari, Danilo Gagliardi, agli ultras rossoblù e della Torres protagonisti sabato scorso a Sassari di una vera e propria guerriglia urbana prima di un match solo sulla carta amichevole. Complessivamente sono stati identificati 66 tifosi. “Sono stati fotografati e ripresi sia con i volti coperti sia senza – spiega Gagliardi – Ora c’è un’attività di indagine portata avanti dalla Procura di Sassari ma c’è anche un lavoro in team tra le due questure”. A bordo dei pullman dei supporter rossoblù fermati sabato sera sulla statale 131, sono stati recuperati 15 bastoni rinforzati, petardi e bombe carta.

Tra le persone identificate non si esclude possano esserci anche destinatari di Daspo. “Dovremo studiare meglio anche la tifoseria sassarese – dice il questore di Cagliari – che probabilmente ha instillato qualche provocazione”. Gagliardi conferma che il confronto con la società rossoblù è stato rinviato. “Presidente e vicepresidente erano fuori città, il preavviso è stato brevissimo, ma l’incontro ci sarà a breve”, assicura. L’azione di sabato è stata comunque premedita. “Stiamo verificando se i tifosi si siano organizzati via web o social, ancora non abbiamo riscontri diretti – sottolinea il questore – Di sicuro era un disegno preparato a tavolino e non era finalizzato a vedere la partita. Il blitz era ben organizzato ed è partito da lontano, preparato nel corso del tempo, in maniera frazionata. Non hanno contattato agenzie di autonoleggio dell’area vasta, ma una defilata a cui era stata data una motivazione per la trasferta assolutamente plausibile come quella di una partita amichevole”.

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