Il passato, Zdenek Zeman, che ritorna. Anche se sull’altra panchina, quella del Pescara, ed una salvezza matematica che, per quanto sia una formalità, ancora deve essere conquistata. Sono i due principali motivi di interesse della sfida di domani (ore 15) al Sant’Elia di Cagliari. Una partita di fine stagione con gli stimoli da cercare con la lente di ingrandimento: gli abruzzesi sono condannati alla B da una settimana, i rossoblù hanno conquistato la virtuale permanenza in A almeno da gennaio. Però nessuno vuole fare brutta figura. Il mister Massimo Rastelli nel pomeriggio ha cercato di dare la scossa: “Noi affrontiamo la gara con molte motivazioni, una vittoria ci porterebbe a 41 punti e a consolidare il 12/o posto. Poi avremo ancora a disposizione altre quattro partite per migliorare la classifica”.
Nel Cagliari mancherà Isla: costretto a dare forfait per un affaticamento muscolare. Out anche Miangue. In bilico inoltre Borriello “Non sta benissimo – ha detto il tecnico – spero di recuperarlo perché inutile stare a ricordare la sua importanza per questa squadra. Ci ha dato tantissimo nel girone di ritorno, non solo in termini di gol ma anche per carisma e personalità. Se non ce la dovesse fare sono sicuro che chi lo sostituirà dimostrerà il suo valore”. Partita insidiosa: “Tutti si attendono una facile vittoria – ha avvertito il mister – ma nel calcio di partite scontate non ce ne sono. Basti ricordare i risultati a sorpresa colti la settimana scorsa da Empoli e Crotone. Vanno giocate e vinte sul campo”. Qualche rimpianto: “Non avere mai avuto l’organico a completa disposizione – ha precisato Rastelli -. Gli infortuni hanno rallentato il processo di crescita, soprattutto nel girone d’andata. Statistiche alla mano abbiamo spesso ribaltato il risultato sfavorevole, anche se a volte alcuni black-out ci hanno penalizzato. Domenica scorsa ad Udine non abbiamo avuto l’istinto del killer quando avevamo la partita in mano; invece abbiamo subìto due gol e i nostri avversari poi potevano dilagare. Quando ci siamo ripresi, superato il momento di difficoltà, avremmo potuto segnare tre gol in cinque minuti”.