Blatta in una crocchetta servita a scuola, scatta la multa contro ditta milanese

Taglia a metà la crocchetta di pesce e trova dentro una blatta. È accaduto martedì alle 13,30 in una mensa della scuola elementare di via Inghilterra a Quartu. Lo scolaro ha subito avvertito gli insegnanti. Tutte le crocchette sono state ritirate e sono stati informati la direzione scolastica e i genitori dell’alunno. Il tam tam di quanto accaduto ha fatto velocemente il giro dei genitori che hanno deciso di protestare. Già due giorni hanno chiesto spiegazioni al Comune, visto che il servizio mensa è stato dato in appalto a una società con una gara indetta dall’Amministrazione comunale, e ieri si sono nuovamente presentati in municipio per parlare col sindaco e chiedere spiegazioni.

“Abbiamo immediatamente segnalato il caso alla Asl e ai carabinieri del Nas – ha evidenziato l’assessora comunale
all’Istruzione, Elisabetta Cossu – e abbiamo chiamato la ditta che si è aggiudicata l’appalto già dal 2014 e fornisce i pasti a tutte le scuole di Quartu. Ieri la Asl si è presentata sia all’istituto di via Inghilterra che nella sede in cui i pasti vengono cucinati – la ditta infatti non è sarda ma di Cinisello Balsamo (Milano) -, per fare gli accertamenti. La crocchetta di pesce non era stata preparata nella cucina, ma era un prodotto surgelato. Abbiamo anche incontrato i genitori degli alunni di diverse scuole, è chiaro che siamo solidali con loro, aspettiamo ora gli accertamenti dell’azienda sanitaria e quelli dei carabinieri del Nas e prenderemo i dovuti provvedimenti”.

Nella serara di ieri la stessa amministrazione comunale ha fatto sapere che sanzionerà l’azienda. “In ogni caso – ha spiegato sempre la Cossu – la ditta dovrà prepararci una relazione dettagliata per comprovare che si tratta di prodotti di qualità. Inoltre faremo presente all’azienda che si dovranno trovare soluzioni per i pasti di questa settimana”. Così il sidnac o Stefano Delunas: “L’unico metodo per avere un dettagliato controllo di ciò che si mangia sarebbe imporre di cucinare tutto nel centro cottura, perché ovviamente non abbiamo la possibilità di fare queste verifiche a monte, negli impianti industriali”. Il primo cittadino ha poi espresso il suo malcontento per la mancata firma dell’accordo per inserire nelle derrate frutta e verdura a chilometro zero. Le nostre imprese hanno tutte le certificazioni necessarie; sarebbe quindi opportuno che venissero consumati prodotti locali. Siamo stanchi e preoccupati quanto voi genitori per questi spiacevoli episodi e per questo penso sia il momento giusto per puntare a migliorare veramente il servizio mensa”.

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