Attentati agli amministratori, i sindaci: “Basta parole, adesso servono solo fatti”

“Basta parole. Si è arrivati alla fine della discussione, dei protocolli e delle carte”. Sindaci sardi di nuovo all’attacco contro la recrudescenza degli attentati ai pubblici amministratori, l’ultimo in ordine di tempo la bomba che ha distrutto la casa di campagna del vice sindaco di Esporlatu, (nella foto) in provincia di Sassari. Riuniti in assemblea ad Abbasanta dall’Anci, i primi cittadini hanno fatto il punto su un fenomeno criminale che sta creando forte allarme nell’Isola: oltre 220 episodi negli ultimi sette anni sino al 2017, già cinque nel 2018.

“Serve un riconoscimento del ruolo dell’amministratore locale, che non può essere delegittimato da altre istituzioni – spiega all’ANSA il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas, in Gallura – O ci sono più fondi per i Comuni, più uomini con la presenza sul territorio delle forze dell’ordine e più risorse tecnologiche con la videosorveglianza, oppure tutti i patti per la sicurezza rimangono solo su carta. E non diventeranno mai operativi”. Sul caso specifico del Goceano – territorio di Esporlatu – Deiana sottolinea l’urgenza di “più interventi non solo in materia di sicurezza ma anche di sviluppo economico, cultura e istruzione. Purtroppo – ricorda il numero uno dell’Anci – dopo l’attentato al sindaco di Bultei, Francesco Fois, nel 2015, hanno chiuso alcune delle caserme, che erano invece indispensabili per la sicurezza del territorio”.

Attentati a sindaci, vertice in prefettura a Sassari

Misure di vigilanza intensificate, maggiore coinvolgimento delle forze di polizia e un vertice in prefettura con i sindaci del Goceano, per affrontare le emergenze del territorio del Sassarese partendo dall’allarme sicurezza che interessa in prima linea gli amministratori locali. Sono le prime mosse decise in prefettura dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Giuseppe Marani, con il questore, Diego Buso, i responsabili delle forze di polizia, i vigili del fuoco e i sindaci di Sassari e Alghero, dopo l’atto intimidatorio subito dal vice sindaco del Comune di Esporlatu. Nella riunione è stata ribadita la ferma e unanime condanna dell’accaduto e la piena solidarietà all’interessato, sottolineando l’essenzialità della funzione svolta dagli amministratori locali. Nel frattempo il prefetto ha convocato per domani i sindaci dei Comuni di Esporlatu, Bottidda, Illorai e Burgos, oltre che i rappresentanti di Agris. Marani ha sottolineato l’esigenza di mettere in atto ogni forma di collaborazione istituzionale, anche attraverso lo scambio di informazioni che possano agevolare l’attività investigativa di forze dell’ordine e inquirenti.

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