Abbanoa, nuove polemiche sui conguagli: Fi e Adiconsum all’attacco

Nuove polemiche sui conguagli regolatori richiesti da Abbanoa e che rappresentano uno specifico elemento della tariffa. Il tutto ruota attorno alla recente decisione del tribunale di Nuoro che ha accolto parzialmente un reclamo presentato da Abbanoa contro un’ordinanza che bloccava le fatturazioni sui conguagli stessi. Ora la società che gestisce il servizio idrico può emettere le fatture ma è una vittoria a metà: il collegio giudicante ha stabilito che non potrà “inviare agli utenti ‘preavvisi di distacco e sospensione della fornitura’. Non solo. Dovrà “cessare ogni attività di riscossione coattiva”. E se ieri Abbanoa metteva l’accento sulla ripresa delle fatturazioni, oggi il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, e l’Adiconsum, che aveva promosso il ricorso principale, vanno all’attacco del gestore. “Abbanoa trasforma una censura nei suoi confronti da parte del Tribunale di Nuoro in una vittoria – dice Tedde – Una vera e propria ‘fake news’. Un motivo in più perché Pigliaru una volta per tutte censuri i reiterati comportamenti discutibili dei vertici di Abbanoa e provveda alla loro sostituzione come richiesto con una mozione da 24 consiglieri regionali”. Adiconsum parla di “un indegno tentativo da parte del gestore di presentare agli utenti ‘notizie’ con una visione distorta della realtà”. In particolare l’associazione mette in evidenza il passaggio dell’ordinanza nel quale il tribunale di Nuoro rileva il principio di “irretroattività degli atti amministrativi”, ribadendo le richieste del proprio ricorso: “altro che conguagli legittimi”. Nel frattempo si è in attesa che il tribunale di Cagliari si esprima sulla class-action promossa dalla stessa Adiconsum e da un comitato composto anche da esponenti di Unidos.

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