Sono circa 2.300 i lavoratori in mobilità in deroga per i quali il 31 agosto scorso è scaduta l’ultima proroga, per 8 mesi, del sussidio previdenziale di competenza statale. Il 30 ottobre nella stessa situazione si ritroveranno, sempre in base alla normativa nazionale che ha riformato gli ammortizzatori sociali, altri 13 mila lavoratori in mobilità che non avendo usufruito del sussidio per tre anni hanno potuto godere della mobilità in deroga per 1o mesi del 2014. I dati sono stati forniti all’ANSA dalla Cgil Sardegna.
“Abbiamo già avviato un’interlocuzione con la Giunta regionale e con l’assessore del Lavoro – spiega Tonino Piludu della segreteria regionale – con un protocollo sottoscritto ad agosto e l’impegno di rivederci ai primi di settembre per esaminare le diverse soluzioni da parte della Regione”.
La più probabile sembra essere quella di finanziare un sussidio straordinario di sostegno al reddito, avviando anche politiche attive del lavoro per la riqualificazione, formazione e avviamento alla pensione per questi lavoratori. Alcuni di essi vengono già utilizzati negli enti locali.
