A Olbia la sesta edizione di “Storie di un attimo”

Ancora frastornati dalla sbornia fotografica organizzata da Su Palatu a Villa Verde salutiamo la sesta edizione di Storie di un attimo, festival popolare della fotografia, organizzato dall’associazione Argonauti, manifestazione capace di proporre un programma ricchissimo di incontri ma soprattutto di mostre fotografiche, ben quattordici con fotografi di fama come Uliano Lucas e Franco Zecchin insieme a fotografi meno noti ma capaci di proporre un programma di lavori vari e molto interessanti.

LE MOSTRE. Cominciamo da Uliano Lucas, maestro di fotogiornalismo con «68, un anno di confine» e con «Cavalieri della Mongolia», il reportage del fotografo di fama Franco Zecchin, fondatore, con Letizia Battaglia, del Centro Culturale per la Fotografia e, nel 1980, tra i fondatori del Centro di Documentazione contro la Mafia « G. Impastato. Marco Navone propone «Messi a fuoco», una galleria di di ritratti di scrittori, musicisti, attori e fotografi famosi, poi Pina Piras con «La montagna», un reportage sul Gran Sasso d’Italia, Serena Carta con «Su Battileddu», un reportage sul carnevale di Lula.

La banda di fotografi autori del libro «Sardegna, 20 fotografi di natura» edito da Delfino editore proporrà un tuffo nella Sardegna più selvaggia, Gianni Fasciolo ed Eros Menta presenteranno «Insulae», scatti di un autore sardo e di un autore siciliano, Virgilio Piras, fotografo del museo etnografico di Nuoro, parteciperà con la mostra «L’onor del mento» mentre Alessandro Pirina parteciperà con «#Venezia74», un reportage Instagram sul festival del cinema di Venezia. I fratelli Tarcisio e Angelo Fodde esporranno «Pittografie» lavoro sul jazz in Sardegna, Pietro Basoccu propone «Captivi», un reportage realizzato un carcere della Sardegna, già presentato a Tortolì, mentre il giovane fotografo portoghese Joao Pina sarà presente con «Bande giovanili», reportage sul mondo delle bande giovanili di Rio de Janeiro. Una citazione a parte  per «Cronache» di Claudio Gualà, storico fotoreporter della Nuova Sardegna, recentemente scomparso.

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LE LOCATION. Le mostre saranno allestite in tutto il centro storico di Olbia in  otto le location individuate dagli organizzatori del festival: Società dello stucco (via Cavour 43), Politecnico Argonauti (via Romana 50), Spazio corso Umberto 33, Galleria del corso (corso Umberto 51), Area marina protetta di Tavolara (via Porto Romano 11), museo archeologico (molo Brin), Spazio Arst (corso Umberto 166/d) e Galleria Marchioni (corso Umberto 165). Il festival prenderà il via venerdì 24 novembre e terminerà mercoledì 6 dicembre. Le mostre saranno visitabili dalle 16 alle 20.

GLI INCONTRI. Sabato 25 novembre, alle 18 in corso Umberto 33, il fotoreporter Uliano Lucas sarà il protagonista dell’incontro «Cronache del Novecento». Mercoledì 29 novembre, alle 18 nella sede dell’Area marina protetta di Tavolara in via Porto Romano, Domenico Ruiu ed Egidio Trainito presenteranno il libro «Sardegna, 20 fotografi di natura», edito da Carlo Delfino. Sabato 2 dicembre, alle 18 al Politecnico Argonauti in via Garibaldi, la premiazione del concorso fotografico Tinte fosche. Sempre al Politecnico Argonauti, durante il corso del festival, saranno organizzate diverse proiezioni. In programma anche la presentazione del catalogo «A banda 2017», a cura di Salvatore Ligios.

IL MERCATINO. La Galleria Marchioni di corso Umberto, domenica 3 dicembre dalle 9 alle 13, ospiterà la sesta mostra-mercato di fotocamere vecchie, usate e da collezione.

Per due settimane il centro di Olbia sarà invaso da un fiume, stavolta benefico fatto di fotografie e Dio benedica questi festival, organizzati con passione e competenza, che sono occasioni imperdibili sia per i fotografi che per gli appassionati con un unico obiettivo: respirare la fotografia a pieni polmoni.

Enrico Pinna

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