Nero Carbone: polvere di miniera e antiche tecniche in mostra a Carbonia

Il nero è il colore delle ombre, l’assenza di luce, la mancanza di riflesso. Nero appare il futuro di chi vede polverizzarsi certezze e prospettive, nero è l’umore che ti accompagna in certe giornate. Nero è anche il buio delle gallerie, è la polvere di carbone che col tempo forma una patina spessa, è lo sguardo del minatori che portano in superficie l’oscurità da cui risalgono.

“NeroCarbone” è la mostra fotografica di Alessandro Spiga, allestita a Carbonia presso il Museo del Carbone dal 6 maggio al 4 giugno. L’inaugurazione si terrà alle ore 11:00  all’interno della sala docce con aperitivo offerto dalle Cantine Esu. Il tema del paesaggio minerario è affrontato dal fotografo con un ritorno al passato simbolico: le suggestive stampe fotografiche  esposte, sono state realizzate con il processo alla gomma bicromata, modificato per questa occasione dall’artista per poter utilizzare il carbone del giacimento sulcitano come pigmento nero.

Lo stesso Spiga spiega: «In questa epoca digitale ho sentito la necessità di entrare in camera oscura per realizzare con le mie mani le stampe fotografiche. La scelta della tecnica da utilizzare non è stata difficile, visto che dovevo fare un salto nel passato, tanto valeva tornare al 1839 con la gomma bicromata, ripartendo quasi dalle origini della fotografia. Dopo mesi di esperimenti e di attenta selezione dei materiali ho ottenuto dei risultati sorprendenti, scoprendo la grande versatilità e unicità di questa tecnica. Le variabili in gioco sono talmente elevate che è possibile personalizzare ogni stampa e, soprattutto, è impossibile ottenerne due perfettamente identiche, ogni fotografia sarà quindi unica e irripetibile».

Ma il fotografo cagliaritano non si è fermato qui. «una volta presa confidenza con questa tecnica ho pensato di modificarla per rendere omaggio a Carbonia, città alla quale sono particolarmente legato, utilizzando il carbone della miniera come pigmento. Da quel momento ai risultati che vedrete esposti in miniera sono passati quasi due anni di esperimenti e prove per trovare la “ricetta” giusta. In questo periodo di gestazione è stata fondamentale la disponibilità e la collaborazione del personale del Museo del Carbone e l’aiuto di altri artisti come il giovane pittore e ceramista sassarese Jacopo Scassellati che ha macinato per me il primo carbone».

Alessandro Spiga ha scelto come soggetto delle immagini la Grande Miniera di Serbariu, chiudendo in un ipotetico cerchio la vita del carbone del filone sulcitano, dalla cava alla stampa. Le stampe in mostra ci riportano, con il richiamo simbolico delle antiche tecniche fotografiche, ad un passato in cui il carbone era materia prima solida ed importante e non polvere con cui colorare una suggestiva ma dolorosa rievocazione storica.

La mostra “NeroCarbone” dopo il doveroso esordio all’interno della Grande Miniera di Serbariu sarà ospitata a Cagliari negli spazi espositivi del May Mask.

Enrico Pinna

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