“Istìga-Track”: i frammenti di memoria di Sabrina Oppo al LEM di Sassari

“Le immagini fotografiche, scriveva Susan Sontag, non sembrano tanto rendiconti del mondo, ma pezzi di esso, miniature di realtà…”. Per questo affidiamo alla fotografia i nostri ricordi, sperando che questi frammenti di presente siano testimoni della nostra vita, riescano a raccontarla, quasi a perpetuarla.

é la memoria il tema della mostra “Over“ di Sabrina Oppo, terzo appuntamento della Rassegna Sassari_Fotografia 2013 che ha per titolo “Istíga-Track”. La rassegna, organizzata dall’associazione Su Palatu_Fotografia & Vigne Surrau, con il contributo dell’assessorato alle Culture del Comune di Sassari, la Galleria L.E.M, la Fondazione Banco di Sardegna, la TAS industria tipografica e la Soter editrice, è curata da Salvatore Ligios e Sonia Borsato

La mostra, aperta dal 22 febbraio al 6 marzo alla Galleria L.E.M di Sassari è una riflessione sulla fotografia come strumento di conservazione della memoria. Ricordi che riaffiorano attraverso piccoli oggetti. Ritagli di vita da ricomporre per ricostruire e raccontare storie di vita quotidiana.

Immagini fragili, sussurrate, dal registro delicato e poetico. Perché “I ricordi —scrive Sonia Borsato nel bel catalogo edito da Soter — hanno serrature fragili che si sbriciolano ad un tocco troppo forte. Si schiudono volontariamente”.

Una tazzina da caffè, una vecchia foto sbiadita appesa al muro, un pennello da barba su uno specchio sono testimoni simbolici e impalpabili, ma anche potenti evocatori di istanti e ritagli di vita. Attraverso questi oggetti, apparentemente senza rilevanza, riusciamo a ricucire o ad immaginare storie, a mettere in relazione momenti che, senza la fotografia, sarebbero fatalmente destinati a sbiadire nelle nebbie della memoria e del tempo.

Sabrina Oppo è una giovane artista oristanese. Ha un curriculum di tutto rispetto, fra cui il diploma in pittura all’Accademia delle Belle Arti di Sassari. Ha all’attivo numerose esposizioni in Sardegna e nel continente. Il suo lavoro si inserisce alla perfezione in quel filo conduttore della rassegna: “Istìga-Track”, cioè segni, tracce lasciate dall’uomo, che raccontano mille storie, di quotidianità, d’amore, di dolore.

«Over — precisa Sabrina — significa oltre. è il resto, l’altrove. Oltre questi piccoli oggetti c’è una storia, la nostra memoria. Perché tutte le cose più silenziose e scontate nella nostra esistenza, sono quelle che maggiormente ci appartengono. E il racconto che emerge è la quotidianità e l’intimità domestica che vengono proiettate al di fuori di un rassicurante e protettivo nido».

Piccole cose che diventano frammenti di poesia e di reminiscenza che escono, che vanno “oltre” la nostra vita, proiettandosi in quell’altrove della memoria e del ricordo dove abitano piccole storie mai raccontate e “tracce” di sogni che pensavamo dimenticati.

Enrico Pinna

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