“Dopo la condanna in sede penale, dopo le mille e mille attività dei vertici dell’agenzia regionale Forestas in difesa di tali tagli boschivi, sarebbe opportuno un gesto di responsabilità e di decenza: le dimissioni irrevocabili degli stessi vertici”. Lo auspica in una nota Stefano Deliperi in rappresentanza dell’associazione ambientalista Gruppo di intervento giuridico, alla luce dei quattro decreti penali di condanna emessi dal Tribunale di Cagliari in relazione al taglio a raso di 36 ettari di lecceta nel compendio di Marganai, in comune di Domusnovas, senza la necessaria e vincolante autorizzazione paesaggistica. I destinatari delle condanne sono l’attuale direttore generale di Forestas Antonio Casula e progettista dei tagli, il secondo progettista Marcello Airi, la direttrice dei lavori Marisa Cadoni, sempre in forza a Forestas e Giuseppe Vargiu, presidente della cooperativa di Domusnova Agricola mediterranea, che ha materialmente effettuato i tagli. Gli interventi, come accertato dal pm Andrea Schirra, sono stati effettuati tra il 2011 e la fine del 2013 senza la vincolante autorizzazione paesaggistica, posto che l’area del Marganai è vincolata. Da qui la richiesta di emissione dei decreti penali di condanna, accolta dal Gip del Tribunale di Cagliari che pochi giorni fa ha disposto la notifica dei provvedimenti da parte della polizia giudiziaria.
“Tale rito penale – ricorda Deliperi – si svolge quando il pubblico ministero ritenga di avere prove evidenti su base documentale, ma gli eventuali condannati possono rivolgersi al giudice monocratico in sede di reclamo. L’assenza di autorizzazioni paesaggistiche è palese e incontestabile”.