I quattro mori sventolano da Wembley a Tokyo. È stata un’estate d’oro per lo sport sardo che nel giro di un mese ha visto quattro atleti isolani trionfare rispettivamente ai campionati Europei di calcio e alle Olimpiadi che si stanno svolgendo in Giappone.
Lo scorso undici luglio il cagliaritano Nicolò Barella alzava la coppa di campione europeo assieme a Salvatore Sirigu, nato a La Caletta (Siniscola), dopo aver battuto in finale l’Inghilterra ai calci di rigore. Un ruolo da protagonista per il primo, titolare a centrocampo negli azzurri di Mancini, terzo portiere l’altro con un importante ruolo da motivatore per i compagni di squadra. I due sardi durante i festeggiamenti hanno mostrato la bandiera dell’Isola alle telecamere di tutto il mondo.
È di ieri invece la storica medaglia d’oro conquistata dall’Italia nella staffetta dei quattro per cento ai Giochi olimpici. A firmare l’impresa una squadra per due quarti a trazione sarda: Lorenzo Patta di Oristano e Filippo Tortu milanese ma con origini di Tempio e un fortissimo legame con la Sardegna. Ironia della sorte ad arrivare seconda anche in questa competizione è stata l’Inghilterra: Tortu infatti ha soffiato il primo posto grazie a un centesimo di vantaggio.
Un’ottima Olimpiade anche per a un altro oristanese, Stefano Oppo, che ha portato a casa la medaglia di bronzo nel canottaggio.
In generale la spedizione a Tokyo è stata più che positiva per gli atleti sardi. In undici hanno preso parte ai Giochi anche se i risultati sperati non sono arrivati. Oltre a quelli già citati, hanno gareggiato l’oristanese Alessia Orro nella pallavolo, il playmaker sassarese Marco Spissu nel basket, Francesca Deidda nel nuoto sincronizzato (oggi in gara nella finale), la cagliaritana Marta Megetti arrivata quarta nel windsurf. E ancora il sassarese Davide Ruiu in gara nei pesi (sesto), Wanderson Rijo Polanco (cresciuto a Cagliari) riserva nella staffetta vincente dell’atletica, la quartese Dalia Kaddari che ha raggiunto la semifinale nei 200 metri e Andrea Agrusti che si è cimentato arrivando 23esimo nei 50 chilometri di marcia.
Andrea Deidda
