Per mezza squadra (gli ex Juve Storari, Isla, Padoin, Borriello e Giannetti) è come un derby. Per Rastelli un altro test per trovare la formula magica per far andare bene la squadra anche in trasferta. Domani a Torino contro i granata i rossoblù sono chiamati a un’altra prova di maturità, più che altro mentale: trovare la giusta concentrazione dopo la sbornia di complimenti dopo una bella partita e il settimo posto in classifica. “Questo gruppo – ha detto l’allenatore del Cagliari in conferenza stampa – da sedici mesi sta ottenendo risultati, l’anno scorso doveva vincere e ha vinto; quest’anno deve salvarsi ed è in linea con le aspettative. Ci vuole equilibrio, non esaltarsi quando si vince né deprimersi se si perde”.
Il sistema per dribblare il devastante impatto della partita all’Olimpico con la Lazio? “Dovremo cercare di non farci gol da soli come è successo a Roma. Sappiamo dove abbiamo sbagliato, sottoscritto in primis: guardiamo al futuro con fiducia e positività. Il Torino ha grande qualità, dinamismo e flessibilità – ha aggiunto Rastelli – con giocatori tecnici e combattivi come Belotti. Noi non dobbiamo perdere la nostra dimensione, sappiamo di vivere su un pianeta diverso”. Rispetto alle altre gare giocate in trasferta il Cagliari avrà un’arma in più: Dessena dal primo minuto come nella gara vinta e decisa proprio dal capitano col Palermo. La formazione dovrebbe essere la stessa schierata lunedì al Sant’Elia, probabilmente con l’unica eccezione di Munari al posto di Padoin: il centrocampista, uscito malconcio dalla sfida con i siciliani, fa comunque parte della lista dei convocati. “Ha svolto l’allenamento di rifinitura cercando di spingere un po’, il test è stato positivo. E’ convocato, mi riservo di prendere una decisione sul suo utilizzo dal primo minuto”, ha concluso Rastelli. Un sabato speciale per il Cagliari: domani sotto la Mole sarà inaugurata la mostra dedicata a Gigi Riva ospitata nel museo del Grande Torino.
