“Siamo dispiaciuti, soprattutto davanti al nostro pubblico. Purtroppo i ragazzi non sono riusciti a ottenere la vittoria, volevamo tenere un lumicino acceso fino alla prossima partita e non ci siamo riusciti”. E’ avvilito il tecnico del Cagliari, Gianluca Festa, nel commentare l’ennesimo ko casalingo che fa precipitare il club sardo di nuovo in Serie B dopo 11 anni.
“Tra i responsabili (della retrocessione) ci sono anche io naturalmente – spiega a Sky il tecnico subentrato a Zdenek Zeman il 21 aprile – perché sono l’allenatore del Cagliari e mi prendo le mie responsabilità, ma è stata una stagione difficile e non mi sento di accusare nessuno. Quando una squadra retrocede le responsabilità vanno divise in tante situazioni e tanti fattori. Non sta a me adesso giudicare”.
Sul futuro Festa non si sbilancia: “Questo dovrà deciderlo la società. Da parte mia ci sarà la piena disponibilità perché per me allenare il Cagliari è un grande onore e un grande privilegio. Per me questa retrocessione è un dispiacere doppio: da allenatore e da tifoso. Sono comunque molto grato al presidente Giulini di avermi fatto fare questa esperienza, al di là delle decisioni che prenderà, che saranno comunque quelle giuste. Sicuramente bisogna costruire una squadra dove ci siano le componenti giuste, un misto di giovani che abbiano voglia di emergere e anziani giusti, che hanno ancora voglia di dare il proprio contributo. Il campionato di Serie B è un campionato davvero difficile dove ci vuole la voglia di emergere”.
“Abbiamo iniziato bene – afferma l’allenatore rossoblù commentando la partita – avuto diverse occasioni, ma se non fai gol poi alla fine paghi. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi, sono usciti dal campo stremati, anche perché c’era molto caldo e non si sono risparmiati fin dall’inizio”.
In sala stampa si presentano per il Cagliari il capitano Dessena e Rossettini, due della vecchia guardia: “Non siamo retrocessi oggi – dicono all’unisono -, ma durante tutto il campionato. Quest’anno ne abbiamo passato di tutti colori. Ma siamo stati anche presuntuosi e questo ci ha portati in serie B”.