L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si consuma più acqua imbottigliata e, di conseguenza, si producono immense quantità di rifiuti plastici che finiscono per distruggere il mare e i suoi abitanti.
Ma c’è un modo per invertire questa tendenza e rispettare l’ambiente con una sensibile riduzione di questi rifiuti inquinanti: smettere di comprare bottiglie d’acqua. Col sistema Acquadrop si può avere a portata di mano acqua di ottima qualità, anche quando quella che sgorga dal rubinetto non è potabile. Ed è addirittura possibile ottenere acqua potabile anche da quella salata. «Ci sono zone della Sardegna in cui l’acqua corrente non è buona, come in alcune zone del Sulcis o in posti come Isili e La Maddalena – spiegano dalla sede centrale Acquadrop di Decimomannu – ma noi siamo in grado di portare l’acqua potabile, anche fresca, calda e gassata, in qualunque zona dell’Isola grazie a un’esperienza ventennale nel settore.
Rappresentiamo in Sardegna le più grandi aziende a livello nazionale e tutte si rivolgono a noi per l’assistenza». Invece di buttare i soldi nella plastica, con questo sistema si può avere una fonte in casa.
Non solo, per ammortizzare l’investimento c’è l’Ecobonus con detrazione del 50% per un impianto domestico (fino a 500 euro per una spesa di 1.000) ma anche per uffici, bar e ristoranti: per chi ha la partita Iva la detrazione arriva fino a 2.500 per una spesa di 5.000. La gamma di offerte, tra ambiente domestico e professionale, è molto ampia e soddisfa le esigenze di qualunque tipo di cliente: con Acquadrop avrai sempre l’acqua migliore al tuo fianco, dovunque.
Contenuto offerto in collaborazione con Acquadrop
