Il problema dell’impatto legato alla presenza simultanea di centinaia di migliaia di visitatori durante il periodo estivo è ben noto, specie alla Sardegna. Meno note sono, invece, le buone pratiche che è possibile adottare per offrire ai turisti una vacanza indimenticabile che sia, allo stesso tempo, rispettosa del territorio che li ospita.
L’attivazione delle buone pratiche sarà al centro della seconda giornata di Sinnova – oggi l’inaugurazione, qui il programma – promossa dal progetto Stratus (Strategie ambientali per un turismo sostenibile) finanziato da fondi comunitari nell’ambito del Programma Interregionale marittimo Italia – Francia. Il 6 ottobre, infatti, ai tavoli della Manifattura Tabacchi, sede della quinta edizione di Sinnova, Giacomo Del Chiappa (Università degli Studi di Sassari – CRENoS), Chiara Di Guardo (CREA – Università di Cagliari), Paolo Manca (FederAlberghi Sardegna), Daniela Ducato (Edizero) e l’assessora regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas dialogheranno per capire come l’innovazione possa mettersi al servizio del turismo sostenibile nei settori della gestione dei rifiuti e dell’energia, passando per il governo dell’acqua, la tutela delle risorse naturali e i trasporti.
Alcune soluzioni sono già state individuate, proprio dal progetto Stratus, che vede l’Università di Cagliari impegnata in qualità di lead partner. È il caso di Smart embed, una tecnologia semplice e innovativa per ridurre il consumo d’acqua e di energia nelle docce collettive.
Una positiva tensione verso il turismo sostenibile è presente anche anche tra gli espositori del Salone. Due esempi su tutti sono l’azienda Hedya, con il suo sistema Be right beach, e F.in.past con Thermofin rasante e idropittura fotocatalitica. Nomi complessi che hanno però il pregio di rendere più semplice il rispetto dell’ambiente.
Be Right Beach è un software capace di fornire informazioni sullo stato delle spiagge a tutti gli interessati.
Composto da due moduli per ogni spiaggia, uno a terra ed uno in acqua, BRB fornisce informazioni in tempo reale sullo stato dello specchio di mare (temperatura, pH, torbidità, moto ondoso) e dell’arenile (temperatura, vento, livello di radiazione solare), incluso il grado di affollamento. Insomma, le spiagge sorridono, perché lo strumento si rivela utile anche per diminuire l’impatto antropico negli arenili, oltre che per assicurare ai bagnanti un’esperienza soddisfacente. Nessuno ci aveva ancora pensato.
L’azienda F.in.past, invece, ha un altro obiettivo. Il Thermofin rasante ha come componente principale l’aerogel, sofisticato materiale isolante che deriva da un gel nel quale la componente liquida è stata sostituita da gas. Il prodotto è una pasta rasante premiscelata da applicare sia esternamente che internamente e ha caratteristiche di isolamento termico, risparmio energetico, componenti non pericolosi e non tossici, isolamento acustico.
L’idropittura fotocatalitica, invece, è un prodotto per esterno con caratteristiche di antinquinamento (trasforma le sostanze nocive in prodotti a struttura chimica diversa e innocue per l’uomo e l’ambiente), autopulenti (degrada le particelle di sporco in molecole facilmente dilavabili dall’acqua piovana), antibatteriche e antimuffa (determina la distruzione delle catene organiche delle cellule dei microrganismi come batteri, muffe, alghe).
Insomma, i turisti potrebbero veramente andare più leggeri sulla terra.
Piero Loi
@piero_loi
