Traffico di cocaina tra Calabria e Campania: arrestato un sardo al lavoro con i clan

Insieme ad altri complici legati ai clan campani avrebbe preso i contatti con i narcotrafficanti calabresi per acquistare una partita di cocaina che sarebbe poi finita nel mercato partenopeo. Ne sono convinti gli investigatori della Guardia di finanza di Napoli e Salerno che hanno ricostruito tutta una serie di episodi di spaccio e traffico di droga dalla Calabria alla Campania che vedono coinvolto anche un sardo, Enrico Uda, 51 anni di Quartucciu finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un blitz scattato due giorni fa.

Ai domiciliari è finita anche una donna Daniela Ienaro. In carcere con le accuse di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga sono finiti i campani Domenico Tamarisco (soprannominato Nardiello), Luigi Vicidomini, Salvatore Maiorino, Gianluca Rovito ( conosciuto come Mascherina), Pietro Santagada e Patrizio Fiume (detto l’immortale). Al sardo non viene contesta l’associazione per delinquere.

Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Salerno e sono state condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno. Secondo quanto accertato dagli investigatori al vertice del gruppo criminale c’era Domenico Tamarisco, sorvegliato speciale a Scalea in Calabria.

“Secondo le accuse – spiega la Finanza in una nota – l’indagato si sarebbe posto quale elemento di collegamento tra soggetti riferibili a clan di Torre Annunziata ed altri affiliati a cosche calabresi operanti nel reggino, con lo scopo di reperire ingenti partite di cocaina, a prezzi di ‘favore’, da trasferire in Campania”. In uno degli acquisti della droga sarebbe stato coinvolto secondo l’accusa, anche il enne sardo, in passato già finito nei guai per reati analoghi. (ma.sc.)

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