Gli autovelox sono stati sistemati una quindicina di giorni fa sulla strada statale per Villasimius, tra Flumini e Capitana. In tutto tredici, a breve distanza l’uno dall’altro. Il sindaco di Quartu Sant’Elena, Mauro Contini, si era subito affrettato a rassicurare gli automobilisti, preoccupati che si trattasse di una “idea mangiasoldi”, e ha spiegato che quei macchinari, simili a grossi frigoriferi, servono soprattutto a dissuadere gli automobilisti più spericolati: l’infrazione al codice della strada, infatti, deve comunque essere rilevata dai vigili urbani.
Evidentemente non è bastato. Perché contro gli autovelox si è scatenata una vera e propria guerriglia. E gli atti di vandalismo sono stati immediati. L’ultimo ieri sera, messo in atto con una tecnica quasi scientifica. Il macchinario, infatti, è stato letteralmente divelto. Un’operazione che richiede organizzazione e mezzi. L’ipotesi è che i teppisti l’abbiano imbragato con una catena e “tirato via”” legandolo a un’auto potente o a un piccolo camion.