La gara, nel 2011, valeva 490mila euro più Iva, oltre mezzo milione di euro. Ora, dopo il pronunciamento del Tar e quello del giudice di secondo grado è arrivato il verdetto del Consiglio di Stato: “È illegittima”. La notizia si legge nelle pagine de L’Unione sarda oggi in edicola. La gara in questione era stata indetta dalla Provincia di Cagliari, a quei tempi non commissariata ma guidata dal presidente Graziano Milia per servizi di assistenza educativa specialistica per studenti disabili delle scuole superiori. Un servizio importante. Le offerte migliori sono due: una del Consorzio Network Etico e l’altra della cooperativa Passaparola, entrambe prendono un punteggio di 197. Questo è l’inizio del pastrocchio con conti che non tornano, errori di trascrizione e foglietti senza data né firma inseriti nei fascicoli della gara più tardi. Il bando viene assegnato quindi al Consorzio nonostante il ricorso della cooperativa.
Per il Consiglio di Stato il comportamento della Provincia è stato non congruo, perché non ha evitato l’utilizzo di “capziose modificazioni ex post a vantaggio di uno dei concorrenti”. Insomma il bando è stato taroccato.
