Protestano gli allevatori: “Non c’è acqua, consegneremo le pecore ai sindaci”

Protesta degli allevatori del nord Sardegna contro la Regione. “Se la Giunta non interviene per tamponare i danni causati dalla siccità, consegneremo il nostro bestiame ai sindaci. Noi non siamo più in grado di dargli da mangiare”. Una trentina di allevatori e una decina di sindaci del Meilogu si sono riuniti ieri a Mores per annunciare la clamorosa forma di protesta, iniziata con una lettera che decine di imprenditori agricoli hanno già consegnato ai rispettivi sindaci, informandoli che, a giorni, porteranno le loro greggi direttamente in Comune.

Gli allevatori spiegano chiaramente le motivazioni del loro gesto: “Il perdurare della siccità che ha colpito il territorio ha reso impossibile reperire il foraggio in tutta la regione”, scrivono nella lettera recapitata ai sindaci. “Vista la mancanza di risorse economiche consegniamo temporaneamente l’azienda e gli allevamenti nelle mani dell’autorità sanitaria locale, allo scopo di evitare che il sottoscritto, esponendosi a comportamenti riconducibili al maltrattamento degli animali, o a una moria per inedia degli stessi, possa incorrere in conseguenze penali”.

Al fianco degli allevatori si schierano i sindaci di Mores, Torralba, Thiesi, Villanova Monteleone, Borutta, Pattada, Bonnanaro, e il consigliere regionale del PdS, Piermario Manca, tutti pronti a spalleggiare la loro protesta: “La Regione è stata informata della grave crisi del comparto fin da giugno, ma poco ha fatto per sostenere le aziende”, dicono i sindaci. “Inoltre gli stanziamenti deliberati dalla giunta regionale escludono inspiegabilmente le aziende bovine, come se queste non subissero come le altre i danni di una stagione siccitosa drammatica”.

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