Pane, amore e creatività: a Cagliari tre giorni di “Pazza idea”

Ci vuole davvero una pazza idea a pensare un festival del talento creativo in Sardegna. Isola piegata dalla crisi, isola che muore, isola coi giovani che scappano, perché il lavoro è sempre più merce rara. Ci vuole una pazza idea e Mattea Lissia, esperta di eventi culturali, l’ha avuta. Una coazione a ripetere la sua, perché la tre giorni che si apre venerdì 28 novembre, al Centro Comunale d’Arte e cultura il Ghetto di Cagliari, è l’edizione numero due del Festival intitolato “Pazza idea. Talento creativo” firmato da quelli di Luna Scarlatta.

“Ci vuole talento e creatività per generare bellezza” racconta Mattea Lissia, il pensiero rivolto soprattutto ai giovani, perché è a loro che è riservato quel che resta di un filo di speranza. Un viaggio di ricerca su narrazioni e nuovi linguaggi, strizzando l’occhio alle tribù digitali, attraverso incontri e confronti, riflessioni e workshop tematici. A rimanere in panchina, quest’anno, saranno i reading, le letture, i grandi discorsi filosofici; l’obiettivo è quello di passare dalla potenza all’azione, dall’elucubrazione alla pratica creativa, intercettando blogger, data journalist, web editor e social media marketing.

A spiegarci come si fa, come si impara, quali sono le nuove professioni tecnologiche, una vivace brigata di pensatori in navigazione tra i flussi della scrittura e dei linguaggi dei new media, ma anche un’infilata di giornalisti, scrittori, pubblicitari, architetti e attori in arrivo da tutta Italia: da Gino Castaldo a Giuseppe Culicchia, da Giacomo Marramao ad Annamaria Testa, da Tiziano Scarpa a Gianluigi Ricuperati. Tre giorni fitti, fitti di lectio, anti-reading e dibattiti, sporcandosi le mani con le idee e tentando di fare impresa creativa. A Cagliari. E speriamo che lassù, qualcuno ci ama. (don.perc.)

Per il calendario degli appuntamenti:
www.pazzaidea.org
www.lunascarlatta.it

(Nella foto, Giuseppe Culicchia e Federica Mafucci)

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