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Udc, si lavora per le Regionali. Oppi: “Non c’è quadro politico ma caos generalizzato”

Conferma la “voce diffusa” di probabili elezioni anticipate, non esclude la formazione di un fronte centrista ma neppure l’idea di attivare le primarie in vista del voto per le regionali: Giorgio Oppi, il leader dell’Udc in Sardegna, ha tracciato la linea per i prossimi mesi in occasione dell’assemblea regionale del partito, oggi a Cagliari, presenti il segretario nazionale Lorenzo Cesa e il presidente Rocco Buttiglione.

“Non c’è un quadro politico in evoluzione ma un caos generalizzato – sottolinea Oppi – L’Udc chiede agli altri (gli attuali alleati del centrodestra, ndr) che si sveglino e ci dicano cosa vogliono fare. Sul fronte opposto, vedo un centrosinistra lacerato e continue bagarre interne”. Nell’ipotesi di un grande centro, il leader dell’Udc segnala le interlocuzioni già avviate con i Sardisti e le loro articolazioni, Uds e Mpa, ma anche con i Riformatori che “però – avverte Oppi – devono dire se stanno con Monti o no. Non abbiamo pregiudizi ma occorre sedersi attorno ad un tavolo, perché i tempi tecnici sono stretti: non abbiamo i numeri per vincere ma per far perdere”, ha chiarito.

Se poi si andrà a votare con la vecchia legge, per effetto di elezioni anticipate o per un’eventuale impugnazione della nuova legge elettorale statutaria, lo scenario che si prospetta è comunque interlocutorio. “Ci potrebbero essere tre partiti – argomenta Oppi – e si vincerà con il 35%, mentre il Consiglio rischia di avere una maggioranza con solo il 40%: se tre consiglieri si svegliano determineranno il caos”. Riguardo al rapporto con il Pd, il leader dell’Udc spiega che i democratici “hanno fatto una scelta di campo. Il Pd non vede bene la nostra partecipazione ad una alleanza di centrosinistra – spiega -, ma il partito è una nebulosa impazzita con guerriglieri per bande armate”.

Inchiesta bis sui fondi in Consiglio regionale. Lorenzo Cesa, segretario Udc, ha risposto ai cronisti che chiedevano un commento sulle indagini sui fondi ai gruppi, ancora in corso, che vedono coinvolti anche alcuni esponenti dell’Udc nel Consiglio regionale sardo: “Io sono molto garantista e quindi aspettiamo l’esito delle vicende giudiziarie e lasciamo che le indagini facciano il proprio corso”. Così il segretario dell’Udc,  “La politica deve dare un segnale di testimonianza e lo stiamo facendo a tutti i livelli – ha aggiunto riferendosi più in generale alle varie indagini sui fondi dei Gruppi in varie regioni italiane – è intollerabile che a livello regionale ci fossero a disposizione risorse enormi, come è accaduto negli anni passati. Oggi è il momento di dare un esempio, della sobrietà”. ANSA

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