Tursport, lo scaricabarile di Solinas: “Ha deciso il Consiglio non la Giunta”

Christian Solinas conta sempre meno nella maggioranza di centrodestra. Così si ricava dalle dichiarazioni che lo stesso presidente della Regione ha rilasciato a La Nuova Sardegna sul caso Tursport, l’evento in tre anni che verrà finanziato con 5,7 milioni stanziati il 16 luglio scorso attraverso la legge ‘Salva imprese’.

Al quotidiano di Sassari, il governatore dice, in buona sostanza, che lui non ne sapeva nulla della manifestazione. “Quella misura – ha spiegato Solinas – è stata approvata dal Consiglio regionale in virtù di un emendamento presentato in aula che ha modificato il testo proposto dalla Giunta. Testo nel quale quel progetto non era previsto”. Quindi una seconda sottolineatura: “Mi riservo di verificare con attenzione la vicenda in ogni suo aspetto”.

A parte lo scarso peso politico che Solinas dimostra di avere all’interno della propria coalizione (ormai gli fanno le cose sotto il naso), la posizione ufficializzata dal capo dell’Esecutivo sardo sembra la fotocopia di quanto accaduto lo scorso aprile, quando la Giunta aveva dato il via libera a due progetti sul mare, uno ad Arbus e l’altro a Castiadas. Dopo che era scoppiato il caos sulla stampa, Solinas si era tirato indietro, azzerando tutto e incolpando gli alleati. Nel caso specifico, la vicepresidente Alessandra Zedda e la Dg Silvia Curto nonché l’assessore all’Urbanistica, Quirico Sanna. Tutti esponenti della maggioranza che, come previsto, hanno incassato lo scaricabile del governatore senza battere ciglio, sebbene Solinas non abbia mai fatto espressamente i loro nomi che pure si trovano in calce alle delibere. 

Stavolta nel mirino del capo della Giunta è finito Gianni Chessa, l’assessore al Turismo che su Tursport ci sta mettendo la faccia. Sentito da Sardinia Post, l’esponente dell’Esecutivo, considerato in maggioranza uno non prono agli ordini del governatore, spiega che pure lui si riserva di verificare qualcosa, come farà Solinas. Nel caso di Chessa l’accertamento riguarderà le ragioni per cui “al presidente deve essere sfuggito il progetto”. Del resto la presentazione degli emendamenti durante l’esame di un testo fa parte del percorso legislativo, non è chissà quale stranezza che merita una supplemento di attenzione.

Cosa si diranno in camera caritatis Chessa e Solinas, non è dato saperlo. Ma l’assessore dice ancora: “Ciò che conta è il via libera ottenuto da Tursport. L’iniziativa, di cui, ripeto, pagheremo solo gli eventi che si faranno, è stata approvata dal Consiglio regionale. Io alla seduta non c’ero, ma è come se l’avessi votata perché si tratta di un grande progetto che poterà ogni anno centomila presenze turistiche in bassa stagione”.

Chessa, che conosce la politica, ovviamente non apre alcuna contrapposizione pubblica con Solinas. E fa sapere ancora: “Parlerò col presidente. Comunque dubito che abbia realmente fatto la dichiarazione riportata sulla stampa (quella in cui dice di non sapere). A me – conclude l’assessore – interessa soltanto portare a casa i risultati”.

La strada di Tursport non sembra in discesa. Mercoledì pomeriggio, alla vigilia della conferenza di presentazione a Cagliari, si era sfilato il Coni che, infatti, ha lasciato vuota la sedia e negato il patrocinio. Contro Tursport si sono schierati sia il commissario Tonio Pinna che il segretario Stefano Esu. Addirittura dal Comitato olimpico sardo hanno dovuto mandare una seconda nota stampa per confermare l’assenza (leggi qui). Resta il fatto che proprio dalla presentazione di giovedì è venuto fuori un particolare di non poco conto: non esiste ancora un calendario definito, quindi i 5,7 milioni sono stati assegnati su un progetto che materialmente non esiste. Da cui si ricava che c’è solo un programma di massima negli allegati inviati all’asssessorato al Turismo lo scorso 6 novembre e protocollati il giorno successivo.

Non è tutto: l’organizzazione di Tursport ruota intorno a un Col, un Comitato organizzatore locale che è presieduto da un allenatore di calcio, Mauro Ottaviani, a sua volta collaboratore di un imprenditore gallurese, Pasquale Cossu, molto vicino al presidente Solinas. Dal mondo del pallone arriva pure il vice del Col, Alessandro Nuccorini, il solo presente alla conferenza stampa di Cagliari. Il Comitato ha formalizzato la propria nascita il primo novembre del 2019. Il giorno 5 c’è stata la registrazione all’Agenzia delle entrate di Genova. Ventiquattro ore dopo la pec spedita in Regione. Ma Solinas non sapeva nulla. Il governatore lascia che la maggioranza di centrodestra approvi eventi per 5,7 milioni a sua insaputa. Ma non gli sarà sfuggito che è lui il rappresentante legale della Regione. Con tutto ciò che ne deriva in termine di onori e oneri.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twiter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share