Tursport, caos da 5,7 milioni regionali. Chessa: “È tutto ok”. Ma il Coni si sfila

È caos su Tursport, progetto da tre anni di eventi che il 16 luglio scorso il Consiglio regionale ha finanziato con 5,7 milioni, come previsto e voluto dalla Giunta di Christian Solinas attraverso il ddl ‘Salva imprese’. Ma passati nove giorni dal voto spuntano documenti contrastanti sulla manifestazione chiamata ‘L’isola del turismo sportivo’ e con la quale saranno portate in Sardegna gare di discipline minori, a cominciare dal jiu-jitsu brasiliano. Oggi è successo che rispondendo a una richiesta di accesso agli atti promossa dal gruppo dei Progressisti, il Dg del Turismo e dello Sport ha detto di non saperne nulla. L’assessore Gianni Chessa ha corretto il tiro. Ma nel frattempo il Coni, che pure è stato inserito nella conferenza stampa di presentazione prevista domani a Cagliari, ha dato forfait.

Per capire la portata del pasticcio che sta venendo fuori, bisogna cominciare propria dalla richiesta fatta dal capogruppo dei Progressiti, Francesco Agus. Il quale per vederci chiaro sul finanziamento da 5,7 milioni in tre anni (sono 1,9 ogni dodici mesi), ha sollecitato l’assessorato di Chessa a fornire le carte su Tursport. Ad Agus ha risposto il dg Mauro Cadoni. Che in una nota ufficiale di oggi 29 luglio ha scritto: “Si comunica che dai controlli effettuati presso la scrivente direzione generale non risulta presentato il progetto ‘L’isola del turismo sportivo’. Inoltre non risulta corrispondenza tra gli uffici e il ‘Col Tursport Sardegna'”, perché così si chiama l’organizzazione. Qui il documento integrale spedito ad Agus.

In buona sostanza, stando a quanto messo nero su bianco dal capo amministrativo dell’assessorato al Turismo, prima la Giunta Solinas prima e poi il centrodestra in Consiglio regionale hanno sganciato quasi sei milioni senza che lo stesso Dg ne sapesse nulla. Sardinia Post ha quindi chiamato l’assessore Chessa, che ha spiegato: “Il direttore generale c’è da poco, per questo non era a conoscenza del progetto”. A domanda precisa sul fatto che la circostanza rappresenti comunque un fatto grave, visto che per rispondere a una richiesta di accesso agli atti vengono fatti precisi accertamenti, l’esponente sardista della Giunta ha sottolineato: “Tutti i documenti di Tursport sono arrivati in segreteria, non in direzione generale, per questo il dottor Cadoni non ne sapeva nulla”.

Agus ha pubblicato la nota di Cadoni sul proprio profilo Facebook. Il nostro giornale ha quindi contattato Prima Idea, la società di comunicazione fondata dall’imprenditore Mondino Schiavone e che dalla Tursport ha ottenuto l’incarico di curare la promozione e l’ufficio stampa di tutti gli eventi, a cominciare dalla conferenza di domani mattina, convocata a Palazzo Doglio. Adesso risulta che Tursport, tramite il presidente Mauro Ottaviani, il 7 novembre scorso aveva trasmesso in Regione il progetto con una missiva datata il giorno 6 e a cui era stato assegnato il numero di protocollo 2229.

In allegato anche l’atto costitutivo e lo statuto, da cui risulta che l’acronimo ‘Col’ srta per ‘Comitato organizzatore locale’, fondato a Cagliari il primo novembre del 2019 e registrato il giorno 5 all’Agenzia delle entrate di Genova 2. Il progetto ‘L’isola del turismo sportivo’ – si deduce – era già pronto, se appena ventiquattro ore dopo, è stata scritta la lettera per la Regione, spedita all’attenzione dell’assessore Chessa.

Al momento si conoscono due eventi tra quelli programmati. Il primo, sul ju-jitsu brasiliano, un’arte marziale nata in Giappone e con un filone latino-americano, è previsto a Cagliari a settembre. Nello stesso mese del 2021, Calangianus ospiterà i campionati mondiali di birilli a cinque. Nella conferenza stampa di domani si dovrebbe conoscere l’intero calendario del circuito Tursport. Su cui Chessa assicura: “Pagheremo solo gli eventi che verranno celebrati e tutti dovranno essere documentati”.

Sardinia Post ha contattato anche il Coni, visto che nella conferenza stampa di domani tra gli invitati figura il commissario reggente Tonio Pinna. Al telefono del Comitato sardo risponde il segretario Stefano Esu, che dice: “Il Coni non parteciperà ad alcuna presentazione. Da Tursport siamo stati contatti ieri con la richiesta di un patrocinio che non abbiamo concesso”. Il segretario fa notare che “gli eventi che ci sono stati illustrati sono relativi a discipline non riconosciute dal Coni, quindi non si vede il motivo per cui il nostro Comitato dovrebbe assecondare la richiesta di Tursport. Peraltro – conclude Esu – per il 2020 proprio la Regione ha tagliato il nostro finanziamento, sceso a poco più di 100mila euro”.

La portata sulla ricadute reali di Tursport 2020-2022, tanto da giustificare i 5,7 milioni di finanziamento, si capiranno domani. La speranza è che il jiu-jitsu brasiliano e il campionato di birilli a cinque aiuteranno la Sardegna a risollevare la propria economia, destinata a perdere per via della crisi Covid-19 oltre dieci punti del Pil, ha previsto il centro di ricerche Crenos.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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