Tursport, il Coni (ri)prende le distanze: “Noi con l’evento non c’entriamo nulla”

Il Coni Sardegna prende nuovamente le distanze da Tursport, l’evento in tre anni che la Regione ha finanziato con 5,7 milioni di euro per fare in Sardegna “100mila presenze alberghiere annue“, hanno detto ieri gli organizzatori durante la conferenza stampa di presentazione, a Palazzo Doglio a Cagliari. Proprio lì era annunciata anche l’intervento di Tonio Pinna, il commissario reggente del Coni nell’Isola. Ma come anticipato mercoledì dal segretario Stefano Esu, Pinna non ha preso parte all’iniziativa. Il Comitato olimpico sardo da due giorni sta provando a spiegare “la totale estraneità all’evento e alla procedura di assegnazione dei 5,7 milione”, ma la Regione continua a tirarlo in ballo.

Per questo dal Coni Sardegna hanno inviato anche ieri una nuova nota stampa, dopo che sulla pagina Facebook dell’assessore al Turismo, Gianni Chessa, è stato pubblicato un post nel quale sono riportati gli obiettivi di Tursport (“Portare turisti nei piccoli centri e in bassa stagione”). Lo stesso esponente della Giunta ieri non è intervenuto a Palazzo Doglio per “sopraggiunti impegni istituzionali”, come ha precisato nel pomeriggio. Fatto che nel post, postato materialmente dal suo staff, si legge: “La presenza del Coni Sardegna alla conferenza stampa di oggi è sufficiente a smentire le tante cose inesatte che sono state dette e scritte in queste settimane: questo progetto è promosso da uomini di sport e che amano lo sport, personalità che si sono fatte valere dentro i campi da gioco e fuori, sia a livello nazionale che internazionale. Il loro curriculum è inattaccabile”.

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Invece, come si vede anche nella foto di copertina, la sedia di Pinna ieri era vuota, a Palazzo Doglio. “Smentiamo – è scritto nel comunicato del Coni Sardegna – le dichiarazioni dell’assessore Regionale al Turismo, Gianni Chessa. Antonio Pinna e Stefano Esu, rispettivamente in qualità rispettivamente di commissario reggente e segretario regionale del Coni Sardegna, ribadiscono di non aver partecipato alla presentazione svoltasi a Cagliari”. I due rappresentanti del massimo ente sportivo isolano “ribadiscono la loro totale estraneità e qualsiasi coinvolgimento nella procedura di assegnazione dei 5,7 milioni da parte della Regione”. Pinna ed Esu “ritengono che il luogo per programmare, sviluppare e concretizzare iniziative a favore dello sport sia il Consiglio regionale del Coni alla presenza di tutti i rappresentanti regionali delle Federazioni sportive nazionali, delle discpline sportive associate, degli enti di promozione sportiva e delle associazioni benemerite”.

Proprio martedì da Tursport hanno chiesto al Coni Sardegna di concedere il patrocinio. Ma i vertici del Comitato olimpico regionale lo hanno negato “perché gli eventi sottoposti alla nostra attenzione sono ascrivibili a federazioni non riconosciute dal Coni, quindi non avevamo motivo per assecondare la richiesta”. La nota di Pinna ed Esu si chiude così: “La garanzia e il nome del Coni Sardegna non possono essere spesi per legittimare un’iniziativa assegnata con sistemi e procedure di cui non conosciamo né il metodo né i contenuti”. Pertanto il Coni Sardegna “diffida la Regione a proseguire in tal senso”. Ovvero a tirare ancora in ballo il Comitato olimpico regionale.

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Alla conferenza stampa di ieri il padrone di casa l’ha fatto Alessandro Nuccorini, vicepresidente di Tursport, il cui Comitato organizzato è guidato invece da un altro allenatore di calcio, Mauro Ottaviani. Il primo evento è programmato a Cagliari a settembre: è un campo estivo di jiu-jitsu brasiliano.

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