Mentre il Partito democratico ancora non è riuscito a risolvere la questione della road map (prima le Pprimarie per la scelta del candidato-governatore o prima il congresso?), proseguono le riunioni di esponenti del centrosinistra sardo nel tentativo di trovare nuovi percorsi per il centrosinistra sardo. “Tempo di svolte” è il tema dell’incontro che si tiene oggi, a partire dalle 9,30, nell’albergo Su Baione di Abbasanta.
Promossa da esponenti del Partito democratico (ad annunciarla è stato il giovane consigliere comunale di Cagliari Matteo Lecis Cocco-Ortu) l’iniziativa odierna vedrà la partecipazione di militanti e dirigenti di un’area più vasta. Non solo democratici “dissidenti” e “perplessi”, ma anche cittadini che sentono di appartenere alla “sinistra e dintorni” e che non condividono l’approccio (secondo Lecis Cocco-Ortu “superficiale e miope”) con cui i partiti si stanno preparando alle Regionali: “Ci sarà posto per delusi democratici, sinistri irremovibili, autonomisti, sovranisti e movimentisti, stellati e non”.
Intanto la data delle Primarie per la scelta del candidato-governatore è stata spostata al 29 settembre. Ma questo solo nella proposta – contestata da molti – avanzata dal segretario regionale Silvio Lai (che in un primo tempo aveva indicato la data del 7 luglio). Il voto è stato rinviato al 10 giugno perché si è constatato che nell’assemblea regionale che si è tenuta ieri a Oristano mancava il numero legale: una cinquantina di persone anziché le 78 che sarebbero state il numero minimo per procedere a una votazione regolare.
Silvio Lai ha comunque dato al rinvio anche una motivazione strettamente tecnica. Infatti martedì prossimo si riunirà a Roma la direzione nazionale del Partito democratico e, in quell’occasione, sarà decisa la data del congresso nazionale. E siccome è opinione diffusa che il congresso regionale vada legato a quello nazionale, la decisione romana di martedì ha rilevanza anche per l’agenda politica del Pd isolano.