Slitta a lunedì 10 giugno il voto dell’assemblea regionale del Partito democratico sulla proposta del segretario Silvio Lai di tenere le primarie il 29 settembre e il Congresso in autunno sulla scia del percorso congressuale in corso di definizione a livello nazionale.
Al momento in cui si sarebbe dovuto votare, dopo sei ore di interventi intervallati da una breve pausa pranzo, la sala del Centro Congressi Carlo Felice di Tramatza era infatti più che semivuota e il voto sui quattro ordini del giorno presentati, ed in particolare quello firmato da Benedetto Barranu e altri per l’approvazione della road map proposta dal segretario, è diventato impossibile a termini di regolamento per mancanza del numero legale.
Se ne riparlerà alle 15,30 di lunedì 10 giugno (la sede non è stata ancora individuata) in sede di riunione congiunta di direzione e Assemblea regionale, con l’impegno di passare subito al voto perché il dibattito è stato chiuso questo pomeriggio. Per risparmiare tempo e soldi, Lai aveva in realtà proposto che si votasse on line, ma la presidente dell’assemblea Valentina Sanna ha spiegato che forse non era il caso e che in sostanza c’erano delle regole da rispettare.
La maggior parte degli interventi era stata comunque favorevole, seppure con vari distinguo, alla proposta del segretario. Decisamente contrario l’ex presidente della Regione Renato Soru, che aprendo gli interventi pomeridiani aveva detto senza mezzi termini: “Prima il Congresso, poi le primarie”, concedendo al massimo che Congresso e Primarie si potessero tenere in contemporanea.