Job Day, 1.500 giovani a colloquio. Pigliaru: “Nuove politiche del lavoro”

Si sono presentati in 1.500 al Terminal del molo Ichnusa di Cagliari per la prima giornata di Sardinian Job Day, presente il governatore Francesco Pigliaru e in collegamento via streaming il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Obiettivo dei giovani è cercare di accaparrarsi uno dei 200 posti messi a disposizione dalle 39 aziende che partecipano all’evento, una vetrina di domanda e offerta alla quale hanno presentato la candidatura quasi cinquemila ragazzi. Tutti in fila dalle 9.30 del mattino per un colloquio riservato ai candidati preselezionati attraverso i curricula dall’agenzia Monster Italia. In programma anche seminari tematici su energia, nautica, agroindustria e turismo sostenibile, oltre a laboratori per la ricerca attiva del lavoro, elementi di coaching e creazione d’impresa.

Pigliaru: “Nuove politiche del lavoro”. Per contrastare la disoccupazione occorre realizzare un nuovo modello di politiche del lavoro e modernizzare i servizi per l’impiego. È questo l’obiettivo che la giunta intende raggiungere utilizzando strumenti diversi e innovativi rispetto al passato, dal potenziamento del sistema dei servizi per il lavoro agli investimenti per guidare i disoccupati verso la ricerca di nuova occupazione. “Stiamo vivendo un cambiamento epocale, anche nel modo in cui si affronta il problema del lavoro”, ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru. “Quando siamo arrivati al governo regionale, un anno fa, ci siamo trovati davanti a una situazione molto difficile. La Sardegna, all’interno della profonda crisi generale che colpisce soprattutto il sud dell’Europa, vive una crisi tutta sua, legata alla fine del modello della grande industria. In campagna elettorale avevamo detto che la chiave era coniugare flessibilità e sicurezza sociale – ha spiegato il presidente Pigliaru – e in questo ci stiamo impegnando con determinazione. I CSL, non più frammentati ma guidati da una forte regia regionale, devono essere in grado di prendere in carico un disoccupato: capire le sue inclinazioni, le sue caratteristiche individuali, disegnare un percorso insieme. C’è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta. Nella nostra autonomia, siamo ben contenti di essere riusciti a costruire un prototipo di profilazione che sta già dando risposte importanti e che crediamo dovrebbe essere adottato anche a livello nazionale. Non dimentichiamo, però, la grande differenza data dal titolo di studio: una buona istruzione resta comunque la base, e per questo – ha concluso Francesco Pigliaru – il nostro impegno sul fronte della scuola e della lotta alla dispersione scolastica è più forte e concreto ogni giorno”.

Prima dell’intervento del presidente della Regione, sono intervenuti il ministro del Lavoro, che ha parlato in collegamento video, e l’assessore del Lavoro Virginia Mura, che ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’evento. “Stiamo riuscendo nel nostro intento – ha detto – cioè, riavvicinare al mondo del lavoro coloro che ne sono stati espulsi e quelli che non ci sono mai entrati. La riforma dei servizi per l’impiego è solo uno degli strumenti per rinnovare le politiche del lavoro. La formazione professionale, per esempio, è un’altra delle leve che dobbiamo utilizzare per raggiungere l’obiettivo. Stiamo riorganizzando il settore, salvando le buone esperienze maturate sin’ora, perché la formazione deve rispondere soprattutto al fabbisogno delle imprese che assumono. Anche i tirocini sono importanti – ha aggiunto l’assessore Mura – i nostri interventi in questo campo hanno una doppia finalità: dare una retribuzione, seppur minima, al tirocinante e far sì che il rapporto di tirocinio si trasformi in un vero rapporto di lavoro”. L’assessore ha ricordato inoltre gli sforzi fatti dalla Giunta nel campo della Flexicurity, innanzitutto per garantire ad oltre 4000 lavoratori espulsi dalla mobilità in deroga di rientrare nel mondo del lavoro. “È solo un primo passo – ha concluso l’assessore Mura – altre misure saranno approvate nel più breve tempo possibile”.

Poletti: “Garanzia Giovani esperienza da migliorare”. “L’esperienza molto discussa di Garanzia Giovani, che va valutata, ci ha messo davanti a problematicità che affronteremo parlando di politiche attive per il lavoro. Ora lo strumento è da migliorare, delle polemiche non mi occupo tantissimo”. Lo ha detto il ministro Poletti. “Scrivere una norma è certamente complicato ma poi occorre capire se le politiche si realizzano – ha aggiunto l’esponente del Governo – Occorre passare da una logica di attesa della ripresa del ciclo economico a quella di spendere le risorse per preparare le persone al nuovo ciclo lavorativo”.

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