Sanità, lo strappo a sinistra non si ricuce: il Cd non voterà la Asl del 118

Mancava solo l’ufficialità, ma adesso è arrivata: il Centro democratico non voterà l’istituzione dell’Areu, la Asl del 118, la 12/ma della Sardegna inserita nella riforma del Pd presentata dal capogruppo Piuetro Cocco e approvata nei giorni scorsi dalla commissione Sanità presieduta dal socialista Raimondo Perra. Ad annunciare il voto contrario del Cd è la consigliera Anna Maria Busia. “Non siamo d’accordo – ha detto a margine dei lavori di oggi nell’Aula di via Roma – sui tempi di riduzione delle Asl che non coincidono con quelli della nascita dell’Areu”. La maggioranza, infatti, vuole fare il riordino della sanità in due tempi: prima con la proposta Cocco che entro la fine del mese dovrebbe arrivare in Consiglio per il voto finale, e poi a dicembre il taglio delle Asl, da inserire nella legge di riordino degli Enti locali.

Il percorso, però, non piace al Centro Democrtatico che ha dunque ufficializzato il voto contrario. Il partito si è astenuto sia in commissione Sanità che in quella del Bilancio, dove nei giorni scorsi è stata votata la copertura finanziaria dell’Areu: e sono 600mila euro annui, con una prima spesa di 150mila euro per il 2014, se l’Azienda del 118 sarà attivata già entro dicembre, compatibilmente con i tempi di approvazione dell’Aula. La Busia chiarisce che il Centro Democraticocondivide la riduzione complessiva della Asl e la riorganizzazione territoriale delle aziende” che lo stesso leader regionale, il deputato Roberto Capelli, aveva allegato al programma elettorale di Francesco Pigliaru lo scorso inverno.

Resta da capire cosa farà il Partito dei Sardi altra forza della coalizione che in commissione Sanità non ha votato la riforma del Pd.

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