Regionali, liste comuni tra gli indipendentisti di ‘A innantis!’ e M5s

L’obiettivo è quello di portare gli indipendentisti nelle istituzioni. “Se non siamo nel parlamento sardo e al governo della Sardegna per aiutare a far avanzare l’autodeterminazione, continuiamo a fare solo testimonianza”, dice Franciscu Sedda di A Innantis!. E per farlo arriva una novità in vista delle Regionali, l’annuncio di una alleanza insolita: liste comuni con il M5s a sostegno della candidatura di Alessandra Todde come presidente della Regione. Il progetto è stato presentato oggi nella sede della campagna elettorale in via Sonnino a Cagliari insieme alla candidata del ‘campo largo’ e al senatore Ettore Licheri, coordinatore regionale del partito. Che ha parlato di “indipendentismo 2.0” e propone di abbandonare “gli steccati del Novecento”: “Nel programma che la coalizione presenterà a breve autodeterminazione è una delle parole chiave, rielaborata in chiave moderna e innovativa. Una autodeterminazione che si aggancia al progetto di transizione, un autonomismo che si realizza compiutamente attraverso le forme di indipendenza che sono a portata dei sardi: idrico, energetico, lavorativo”.

Secondo Sedda, l’ideologo di questa svolta, bisogna “uscire dagli schemi consueti”. L’alleanza – dice – nasce da “una profonda comunanza che abbiamo sviluppato dentro il tavolo di coalizione così tanto vituperato. Abbiamo messo sul tavolo concetti, progetti e uno spirito nuovo, per un indipendentismo moderno e condiviso, alla portata di tutti. Possiamo dimostrare che queste idee non sono un sogno, ma sono praticabili: abbiamo l’ambizione di renderle tali”. Il fronte indie al momento è diviso. Liberu, Irs, Progres e Sardegna chiama Sardegna presenteranno delle liste a sostegno di Renato Soru mentre Sardigna Natzione ha deciso di non partecipare alle Regionali. A tutti loro Sedda manda un messaggio: “Noi abbiamo un approccio costruttivo e dialogante. Avrei preferito che gli altri indipendentisti riconoscessero che c’era la possibilità di far convergere tutte le forze a sostegno della candidatura di Todde. Auguro che il loro consenso non vada a una posizione infruttuosa”.

E Alessandra Todde sottolinea: “Abbiamo la necessità di essere noi a determinare la nostra politica energetica o quella relativa al trasporto interno. Non possiamo parlare di Sardegna unita e coesa se non riusciamo a muoverci. Capire le differenze tra i territori: fare impresa in un posto periferico non è fare impresa a Cagliari. Bisogna dare opportunità a chi è nato ad Aritzo e a chi è nato a Olbia. L’autonomia è stata lettera morta, ora bisogna fare tutti i passaggi necessari per far capire che adesso decidiamo noi”.

Andrea Tramonte

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