La Lega tiene in Sardegna mentre il Movimento Cinque Stelle è in netto calo. Una situazione che potrebbe influire anche a livello nazionale sugli assetti del Governo gialloverde ma che due dei tre “reggenti” dell’Esecutivo non percepiscono come preoccupante. “Non mi pronuncio sulle valutazioni politiche ma non dobbiamo enfatizzare il ruolo di elezioni regionali: sono importanti per la Sardegna e offriranno degli spunti agli eletti ma sicuramente non ritengo che dagli esiti possano derivare conseguenze sul governo nazionale”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte mentre in Sardegna è in corso lo spoglio elettorale che attualmente vede Christian Solinas, candidato del centrodestra, in vantaggio per la carica di presidente della Regione (qui la diretta di Sardinia Post).
Una posizione ribadita anche dal vicepremier Luigi Di Maio. “Per il governo non cambia nulla, io non vedo nessun problema, Ovviamente i dati ufficiali non ci sono ancora: ma noi siamo ‘positivi’ perché per la prima volta in Sardegna entriamo con consiglieri regionali. È inutile confrontare il dato delle amministrative con le politiche: sarebbe come confrontare le mele con le pere. “Capisco – ha proseguito – che in questi mesi ci siamo messi contro le banche, le assicurazioni, il gioco d’azzardo, i petrolieri: c’è un certo mondo che che sta gioendo nella speranza che il M5s stia morendo. Ma così non è: il M5s è vivo e vegeto e va avanti”.
Le dichiarazioni del capo politico dei Cinque Stelle arrivano quando i dati dello scrutinio, provvisori, vedono un calo del Movimento (ora al 7,81%) rispetto alle previsioni della vigilia e rispetto al 42% ottenuto alle Politiche del 2018. “Se si guarda agli altri partiti il M5s è in linea con tutte le altre forze politiche – conclude Di Maio – il tema sono quindi le ammucchiate delle liste civiche. Per la prima volta nella storia della Regione Sardegna entriamo con diversi consiglieri. Per noi è un dato importante perché prima non c’eravamo”.
