Scoppia la guerra Pd a Quartu, un’altra: otto consiglieri – gli otto che il 9 settembre scorso hanno votato la sfiducia al sindaco Stefano Delunas – chiedono l’espulsione dal partito dei tre esponente Dem che invece si erano schierati al fianco del primo cittadino, salvandogli la poltrona insieme a Forza Italia e a pezzi del centrodestra. La sfiducia venne respinta con 15 “no”, a fronte di 13 “sì” e un astenuto.
La richiesta di espulsione è stata recapitata alla commissione provinciale di garanzia, presieduta da Ottavio Mulas. In calce, appunto, le firme degli anti-Delunas, a cominciare dal presidente dell’Aula, Stefano Secci. Poi ecco il capogruppo Marco Piras più i consiglieri Maria Tecla Brai, Stefano Busonera, Barbara Cadoni, Gabriele Orrù, Rita Murgioni e Francesco Piludu.
A rischio espulsione sono invece Raffaele Marci, Mariangela Olla (nota Veronica) e Chiara Pili. Il 9 settembre i primi due avevano votato contro la sfiducia, mentre la Pili si era astenuta. Troppo, secondo il resto del gruppo consiliare che quella posizione, a ben vedere, non l’ha digerita. E anzi: nella motivazione con la quale è sollecitata la cacciata, è scritto che i tre Dem non si sono allineati all’indicazione maggioritaria del partito.
In quanto tempo la commissione di garanzia deciderà, non è dato saperlo. Ma se la richiesta di espulsione appare un atto di forza, l’effetto pratico è opposto. Come rilevano fonti interne al Pd regionale, chiedere l’allontanamento dei tre Dem vicini a Delunas, non fa che rafforzare lo stesso sindaco.
I numeri lo dimostrano: dopo il voto del 9 settembre, il primo cittadino si è ritrovato a guidare il Comune con una nuova maggioranza, trasversale e risicata, fatta di tre soli voti in più. Voti Pd, ciò che avrebbe permesso al partito di contare ancora qualcosa in Aula. Adesso, invece, Delunas si è assicurato l’appoggio incondizionato di Marci e Olla e perfino quello dell’indecisa Pili.
A questo punto, se a Quartu ci sarà un qualche scossone politico, lo si dovrà unicamente ai giudici amministrativi. Il 7 ottobre, infatti, il Tar deve pronunciarsi sul ricorso presentato a giugno dall’ex sindaco Mauro Contini (ora primo alleato di Delunas), da Forza Italia e dal Psd’Az. Al Tar è stato chiesto l’annullamento delle elezioni, per via di prEsunte irregolarità nella raccolta firme delle liste. In particolare si fa riferimento a RossoMori e alla civica Più Quartu.
Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)