Posti letto Covid al Binaghi di Cagliari. Progressisti a Solinas: “Scelta errata”

“Il ritardo dei mesi scorsi nell’organizzazione dei presidi Covid-19 per far fronte all’emergenza non sia causa di scelte che, anziché aiutare ad alleviare lo stress degli ospedali cagliaritani, potrebbero aumentare le difficoltà”. Lo scrivono in una nota i consiglieri regionale dei Progressisti. “Il presidente della Regione – proseguono – ha annunciato ieri l’apertura di nuovi reparti anti-coronavirus in città. Da mesi, già al termine della prima ondata, lo chiedevamo come opposizioni e da mesi lo chiedevano sindacati, associazioni, medici e personale sanitario, cittadini che nelle ultime settimane hanno dovuto affrontare quelli che lo stesso presidente ha definito, in modo banale, come dei semplici ‘disagi’: file di ambulanze interminabili fuori dai Pronto soccorso con pazienti a bordo, ore in attesa di un posto letto e di un ricovero, medici costretti a intervenire nei piazzali delle strutture, volontari del soccorso abbandonati a se stessi”.

Ancora dalla nota: “La scelta, che dovrebbe essere ufficializzata oggi con una delibera di Giunta, sembra essere indirizzata verso il Binaghi che ospita attualmente il Centro regionale Trapianti, il Centro sclerosi multipla, un reparto di genetica medica e uno di Pneumologia territoriale: una struttura dove non si riscontrano focolai di contagio, che offre assistenza a centinaia di pazienti per le loro terapie ordinarie. Il presidente e la Giunta valutino la possibilità di individuare strutture e spazi da destinare ai posti destinati ai ricoveri ordinari e alla terapia intensiva per i pazienti positivi al Covid, alleggerendo il Brotzu, il Policlinico e il Marino che potranno riprendere anche le attività ordinarie per i pazienti non Covid. Questa valutazione deve tener conto della compatibilità delle strutture, in modo tale da non determinare il blocco delle cure ordinarie e garantire la sicurezza dei pazienti”.

I Progressisti ricordani: “Nel mese di marzo, quando fu valutata in commissione Sanità la possibilità di destinare alla cura dei pazienti Covid altri presidi cittadini alternativi al Santissima Trinità, l’ospedale Binaghi, così come il Marino, non fu considerato idoneo per via dell’impossibilità di differenziare i percorsi dei pazienti positivi con quelli in cura per altre patologie. Per altri positivi che non possono rimanere nelle loro abitazioni o che potrebbero essere dimessi, ma non hanno un luogo dove poter trascorrere il periodo di malattia in sicurezza per se stessi e per gli altri, vengano attivate le convenzioni annunciate per strutture ricettive che possano accogliere i malati liberando posti letto negli ospedali. Probabilmente il Binaghi potrebbe svolgere una funzione di supporto per alleggerire le altre strutture circa l’attività ordinaria”.

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