Per la prima volta Francesco Pigliaru partecipa ad una direzione del Partito democratico. E per la prima volta, ufficialmente, si tira fuori dalla partita delle prossime Regionali. Il governatore, che aveva deciso di prendere la tessera subito dopo le elezioni politiche del 4 marzo, è intervenuto alla direzione provinciale di Cagliari che chiude il percorso di conferenza programmatica voluto dalla nuova segreteria regionale guidata da Emanuele Cani. L’appuntamento odierno, presieduto dal segretario provinciale Francesco Lilliu, conclude la fase di ascolto cominciata alla fine di settembre che ha visto la partecipazione dei circoli territoriali riuniti per scrivere il programma del Pd in vista delle Regionali del 2019.
“Abbiamo qualche mese – ha detto Pigliaru riferendosi all’apertura delle urne -: non pensate a me come possibile candidato, ma come a qualcuno che vuole riportare la navicella del centrosinistra salva nel porto dal quale è partita qualche anno fa”. Il presidente della Giunta ha quindi richiamato l’assemblea alla necessità di “ricostruire il senso di comunità nel partito”. Una comunità che esiste “se c’è una visione condivisa, solo così possiamo essere in grado di
comunicare all’esterno ciò che di buono è stato fatto e di discutere, senza litigare, di ciò che ancora non abbiamo fatto”. Ma, ha aggiunto il governatore, “per fare questo serve consapevolezza sui risultati ottenuti dal 2014 a oggi”. Per esempio, “sui dati della disoccupazione giovanile scesa di dieci punti, sul fatto che il 100% degli aventi diritto riceve oggi le borse di studio, sui mille cantieri di Iscol@, sul Reis che aiuterà oltre 20mila persone, sulla protezione civile”. Ora, ha concluso Pigliaru, “voglio salvare l’onore di questa maggioranza che ha lavorato duro, in Finanziaria ci sono 30 milioni a disposizione del Consiglio regionale, li vogliamo investire per incentivare la natalità? Discutiamone assieme in occasioni come questa”. Con la mossa fatta oggi da Pigliaru, per il Pd comincia la corsa al candidato governatore.
