Piano casa, Talanas: “Si lavora sabato”. Agus: “La maggioranza ha molta fretta”

La maggioranza accelera ancora sul Piano casa che al momento prevede incrementi volumetrici anche nella fascia protetta dei trecento metri, in case e alberghi che ricadono dentro lottizzazioni autorizzate prima del 1989. Per portare il disegno di legge all’esame dell’Aula prima di Natale, l’ultimo giorno utile per la trasmissione del parere (non vincolante) del Cal, il Consiglio delle autonomie locali, è domani, sabato 12 dicembre. Per questo il presidente della commissione Urbanistica, Giuseppe Talanas (Fi), ha convocato alle 16 i lavori del parlamentino. Solo così il testo può approdare in Consiglio regionale il 22 dicembre o il 23, quindi dieci giorni dopo.

“Quando ci sono provvedimenti d’urgenza è giusto lavorare di sabato e domenica”, sostiene l’azzurro. Ma l’opposizione non la prende bene. “Non si vedeva una riunione di sabato da tempo: per i fondi alle imprese e per potenziare la sanità si è dovuto attendere il lunedì, per dire”, fa notare il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus. “Perché questa convocazione lampo? Perché in questo modo – spiega – i termini previsti per la consegna delle relazioni consentirebbero di entrare in Aula il 23 dicembre e non il 28. Forse pensano che così l’opposizione in
Aula sia più ‘malleabile’ in vista dell’imminente festività”. Invece, assicura, “se lo tolgano dalla testa: d’altronde – riflette Agus – queste saranno per tutti festività molto diverse dal solito. Se si tratterà di passarle in Consiglio regionale ad evitare uno scempio ci faremo trovare pronti”.

Oltretutto, non è escluso che il testo possa subire qualche modifica, una volta in Aula. In un’intervista rilasciata a La Nuova Sardegna il governatore Christian Solinas ha spiegato infatti che se in commissione sono entrate proposte che allargano eccessivamente le maglie, “come guida di questa maggioranza mi riservo di intervenire con emendamenti della Giunta per riportare il testo della proposta alla filosofia che abbiamo voluto assumere come canone delle norme che mettiamo in campo. Senza colate di cemento: gli ecomostri sono figli di un tempo che non tornerà più. Non è un’aggressione alle coste: la tutela dei 300 metri è un valore irrinunciabile”. “Qualora ci sia da migliorare il testo siamo disposti a farlo – dice all’Ansa Talanas – siamo aperti sino all’ultimo secondo e cercheremo di far approdare in Aula un testo che sia il più condiviso possibile”.

Di certo sul Piano casa è polemica: la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, ha già annunciato, a nome del Governo nazionale, l’impugnazione del disegno di legge, se non cambia l’impianto sulla fascia di tutela a 300 metri. Levata di scudi pronta anche da parte degli ambientalisti.

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