Dopo la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, che ieri a annunciato l’impugnazione del Piano casa del centrodestra prossimo all’approvazione, anche gli ambientalisti smontano il documento programmatorio col quale la maggioranza al governo della Sardegna vuole autorizzare cubature ovunque (qui le regole contenute nella bozza). “Un cumulo simile di illegittimità non si era mai visto in un solo disegno di legge”, attacca Maria Paola Morittu di Italia Nostra, che assieme a Vincenzo Tiana di Legambiente e Simona Serusi del Wwf, sotto il palazzo di via Roma a Cagliari, ha illustrato le ragioni del no al testo che dovrebbe entrare in Aula già prima di Natale ed essere approvato entro la fine dell’anno.
Tra queste presunte illegittimità di cui parla gli ambientalisti ci sono ovviamente i bonus volumetrici nella fascia protetta dei 300 metri e l’edificabilità in agro, possibile anche se non si è coltivatori diretti. Ma non solo. “Si viola persino la normativa europea sulla valutazione ambientale strategica – fa notare Italia Nostra – e
se la Regione non si fermerà prima, e se il Governo non dovesse impugnare la legge approvata, siamo pronti a fare ricorso alla commissione europea perché attivi una procedura di infrazione”.
Tiana ha messo in evidenza l’aspetto della possibilità di costruire (e abitare) i seminterrati, “incomprensibile – denuncia – alla luce di quanto è successo a Bitti il 28 novembre e dopo il ciclone Cleopatra del 2013”. L’esponente di Legambiente ha ricordato che “in questo Piano casa c’è scritto che gli incrementi nei centri storici possono avvenire anche se non è stato approvato il piano particolareggiato, e anche se il Comune non ha adeguato il Piano urbanistico comunale al Ppr”. Insomma, “c’è un forte incentivo a non adeguarsi, a stare fermi”. Per il Wwf “in generale non si pianifica: siamo nel 2020 e si agisce sempre come se ci trovassimo di fronte a un’emergenza. Non è accettasbile”.