Gli ampliamenti volumetrici nelle zone residenziali (C) e di completamento (B) saranno consentiti fino ad
un massimo di 90 metri cubi (oltre 33 metri quadri) nei Comuni che non hanno adeguato il Piano urbanistico (Puc) al Piano paesaggistico regionale (Ppr) e fino ad un massimo di 120 metri cubi (45 metri quadrati) in quelli che lo hanno fatto.
È il primo timido segnale di apertura sulla Legge casa che arriva dal centrosinistra verso l’opposizione. Ma Forza Italia e alleati non parlano fatto di convergenza e i lavori dell’Aula rischiano di trascinarsi ancora a lungo sotto i colpi dell’ostruzionismo. Di certo c’è che l’aumento degli incrementi volumetrici nelle zone B e C rappresenta l’esatta metà di quanto chiedeva la minoranza. Nel dettaglio, per il centrodestra andavano autorizzati ampliamenti sino ad un massimo di 70 metri cubi per i Comuni senza l’adeguamento Puc-Ppr e di 90 metri cubi per quelli che in regola.
Nell’opposizione, adesso, fanno melina, nella speranza di incassare altre aperture. Ma il gioco delle parti vuole pure che Forza Italia e alleati si mostrino ancora decisi a non ritirare i propri emendamenti. “Le distanze sono ancora lontane – ha spiegato il capogruppo di Fi Pietro Pittalis – L’apertura del centrosinistra rappresenta solo il tentativo di modificare in meglio un testo di legge dal quale abbiamo preso le distanze. È bene non fare una commistione di ruoli – ha aggiunta l’azzurro – la responsabilità di questa legge è tutta della maggioranza. Sono ben altre le questioni sulle quali avremmo voluto una convergenza”.
Anche il presidente della commissione Governo del Territorio, Antonio Solinas (Pd), ha confermato che “non c’è nessun accordo. Stiamo lavorando a vista. Noi ci assumiamo tutta la nostra responsabilità, sarebbe bene che anche altri facessero lo stesso”. Questa mattina il voto con l’opposizione assente. Ma mancavano anche consiglieri di maggioranza.
La maggioranza di centrosinistra si spacca nel segreto dell’urna e passano a sorpresa gli incrementi volumetrici anche nelle zone agricole E e nelle zone turistiche F. La prima modifica è passata all’unanimità con il parere
favorevole della commissione Governo del Territorio e della Giunta su un emendamento presentato dalle opposizioni. La seconda, che inserisce la zona turistica F tra quelle in cui sono possibili ampliamenti, quindi per le seconde case e gli alberghi, ha ottenuto l’ok con un voto segreto chiesto dal capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis. Alla fine le due norme passano con 27 voti favorevoli, 24 contrari e quattro astenuti: Efisio Arbau, Gaetano Ledda e Raimondo Perra, tutti di Sardegna Vera, oltre al presidente del Consiglio Gianfranco Ganau.