Spunta un terzo nome per la segreteria del Pd sardo, quando mancano poche ore alla scadenza delle candidature (vanno presentate entro le 20 di oggi): il possibile leader regionale è Giuseppe Luigi Cucca, senatore nuorese indicato da una parte degli ex Ds e dai renziani. Ovvero tre quarti dell’ex minoranza congressuale che nel 2014 aveva sostenuto Ignazio Angioni.
L’ipotesi Cucca è spuntata ieri sera e spariglia il campo delle primarie del 19 marzo. Perché la candidatura del senatore è stata lanciata come unitaria, ma il nome è venuto fuori quando erano già ufficialmente in corsa sia il deputato Francesco Sanna che l’assessore comunale di Cagliari Yuri Marcialis. Cucca, di fatto, è l’alternativa a Sanna che un giorno prima si è ugualmente proposto come ‘segretario di tutti’ e non solo rappresentativo della componente soriana e lettiana che lo ha indicato. Da qui alle 20 di stasera c’è dunque il rischio concreto che nel Pd sardo si accendano nuove frizioni interne.
Né Cucca né Sanna, tuttavia, saranno candidati unitari, nemmeno in caso di accordo, perché Marcialis – venerdì è stato il primo a candidarsi – non si ritirerà in alcun caso. E anzi: Marcialis e il suo gruppo di ex Ds sono proprio l’ultimo quarto dell’ex minoranza congressuale che ha scelto di prendere una strada diversa rispetto agli equilibri del 2014. La corrente, che è la sinistra dem autonomista e federalista, ha fatto l’accordo con gli ex civatiani de La Traversata.
Le diplomazie democratiche sono al lavoro in queste ore: per capire se c’è una convergenza su Cucca, gli ex Ds e i renziani hanno organizzato un tavolo a tre con la componente soriana-lettiana e quella dei popolari-riformisti di area Cabras-Fadda. Al mini vertice partecipano due rappresentanti per gruppo. Nell’ordine: Siro Marrocu e Gavino Manca; Pietro Cocco ed Eliseo Secci; Giacomo Spissu e Cesare Moriconi.
Dal partito filtra che i popolari-riformisti abbiano già dato un endorsement di massima sul nome di Cucca. Ciò che per i soriani e i lettiani la candidatura del senatore nuorese diventa un ‘prendere o lasciare’. Il deputato Marrocu dice: “Lavoreremo sino alle 20 per arrivare a un accordo”. Ma nel Pd una prima saldatura già si intravede e va a comporre nuovi equilibri interni: la corrente Cabras-Fadda pare spostarsi con gli avversari del 2014. Dopo le 20 il quadro sarà chiaro. E definitivo.
Al. Car.
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