Il deputato di Iglesias, Francesco Sanna, è ufficialmente in corsa per la segreteria del Pd sardo. La candidatura del parlamentare si conosceva da giorni (leggi qui), ma solo ieri a tarda sera, con un post su Facebook, Sanna ha scritto di aver “raccolto l’invito a sporcarci le mani e a darci appuntamento al congresso regionale dei democratici. Ci sarò con una proposta, sin da adesso aperta ad arricchirsi con i contributi di chi vorrà”. L’appuntamento è per il prossimo 19 marzo, quando le urne delle primarie si apriranno a distanza di due anni e cinque mesi dalle precedenti, celebrate a ottobre 2014.
Con Sanna diventano due – al momento – gli aspiranti leader del Pd isolano: venerdì ad annunciare la propria corsa è stato l’assessore comunale di Cagliari, Yuri Marcialis, altro nome emerso nei giorni scorsi, appena sono cominciati i vertici interni alle correnti per decidere le candidature in vista del voto di marzo.
A questo punto con due democratici ufficialmente in corsa tramonta l’ipotesi di una gestione unitaria del partito, come negli iniziali propositi del Pd. E tuttavia non si esclude la possibilità di un terzo nome, visto che la presentazione delle candidature per le primarie di marzo scade lunedì alle 20.
Da qui a domani sera dovrebbe definirsi anche lo scacchiere delle alleanze. Sanna, come noto, è stato indicato dalla corrente dell’eurodeputato Renato Soru in accordo con i lettiani. Marcialis, invece, è una quota della Sinistra dem, autonomista e federalista, e ha già incassato l’endorsement degli ex civatiani de La Traversata.
Nel Pd isolano devono intanto schierarsi i popolari-riformisti dell’area Cabras-Fadda, il correntone che più di tutti ha voluto le primarie, ma finora ha deciso di non presentare alcun candidato. Una posizione dovranno prenderla pure quegli ex Ds che nel congresso del 2013 sostenevano il senatore Ignazio Angioni e dai quali si è staccato il gruppo di Marcialis. Una scelta è attesa infine dal fronte renziano.
Nel suo post su Facebook, Sanna ha scritto: “Penso che la Sardegna di chi ci vive e la ama, nella città e nei paesi, sogni – spinta dal bisogno – buona politica e buone politiche. Penso che il Partito democratico sardo della comunità e delle comunità abbia il dovere e le risorse, messe in rete e di nuovo in pace e in movimento, di essere uno strumento aperto e disponibile prima all’ascolto, poi alle decisioni: per trasformare qualche sogno, di questa Sardegna migliore, in realtà concreta”.
Intanto Giuseppe Frau, l’ex faddiano che si era candidato come segretario a tempo in quell’elezione che nel Pd non c’è mai stata per via delle guerre interne, annuncia con una nota di non correre per le primarie di marzo. “Ringrazio di cuore tutti coloro che in queste settimane – si legge – hanno sollecitato e raccolto le firme per la mia candidatura alla segreteria regionale del Pd. Ma la drammaticità del momento politico, economico e sociale, l’asprezza dello scontro, la bassa credibilità della politica, impongono la capacità di qualche rinuncia personale, pur di trovare momenti di unità e non di ulteriore divisione. Per questo molti di noi accolgono con favore la proposizione autorevole del compagno e amico Francesco Sanna“.
La corsa del Pd verso le primarie è dunque entrata nel vivo, pienamente, non senza riflessi sul rimpasto della Giunta regionale: quanto più il quadro democratico si stabilizza, tanto più diventa facile, per il presidente Francesco Pigliaru, comporre la nuova squadra di governo.
Al. Car.
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