Il Pd e la rosa dei possibili segretari, altro rinvio: salta il conclave di Oristano

Il Pd sardo non svolta, nemmeno oggi: annullato il conclave di Oristano nel quale si sarebbero dovuti ufficializzare i nomi dei possibili segretari.

Niente da fare: il Pd sardo non svolta, nemmeno oggi. Il conclave di Oristano, che avrebbe dovuto riunire una delegazione ristretta in rappresentanza di tutte le correnti dem, è annullato. Era in programma per questo pomeriggio, invece è arrivato l’ennesimo rinvio.

Il compito del direttorio – così viene chiamata la delegazione ristretta – è quello di trovare la quadra sul nome del prossimo segretario a tempo, un leader che traghetti il partito sino al congresso del 2017. A conti fatti un Epifani sardo che è stato individuato nelle figure di Piero Comandini, Giuseppe Luigi Cucca e Giulio Calvisi (leggi qui). Sono rispettivamente consigliere regionale, senatore ed ex deputato. Oggi a Oristano i tre nomi sarebbero stati ufficializzati dall’ex minoranza congressuale al resto del partito. Ma non è successo.

Non ci sono versioni ufficiali né ufficiose sulla decisione di far saltare l’appuntamento. Ma l’ipotesi più probabile è che i tre nomi non abbiano trovato consenso nei contatti informali. Di qui la decisione di prendere altro tempo, seppure il ritardo non giovi a nessuno. Anzi: all’esterno questi continui rinvii non fanno che contagiare l’idea di un partito allo sbando, interessato solo a gestire le poltrone di volta in volta a disposizione.

Nel Pd si rincorre la voce che il ritardo abbia un obiettivo: arrivare al commissariamento. E in tal caso lo deciderebbe Roma. Ma ciò non potrebbe avvenire senza il consenso dell’Assemblea regionale. Meglio: il Pd nazionale può decidere di nominare un ‘segretario tecnico‘ solo quando il parlamentino certifica con un voto l’impossibilità di nominare un leader.

Tuttavia nel Pd sardo dovranno fare i conti con La Traversata, ovvero il gruppo degli ex civatiani che in una nota diffusa nei giorni scorsi ha fatto sapere di volersi candidare alla guida del partito. Ciò significa che in Assemblea la componente potrebbe proporre un proprio nome, obbligando in qualche modo il resto del Pd a prendere una decisione. Compresa quella di bocciare un segretario di minoranza, il che potrebbe essere tradotto come la mancata volontà di uscire dallo stallo. Quindi in linea con le accuse mosse da La Traversata (leggi qui il documento completo).

Al momento non è stata fissata alcuna data in alternativa al vertice saltato a Oristano. Eppure era il 5 maggio scorso quando Renato Soru lasciò la guida del partito passate poche ore dalla condanna per evasione fiscale. Oggi a prendere posizione è stato anche Tore Cherchi, altro esponente della minoranza congressuale. In una lettera pubblicata da Sardinia Post, l’ex parlamentare nonché ex presidente della Provincia del Sulcis e sindaco di Carbonia per dieci anni, ha indicato una strada: “Congresso straordinario per dare al partito un segretario e una linea” (ecco l’intervento). Ovvero ciò che manca da mesi.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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