Pd, eletta la Direzione: 68 nomi. Ma è scontro tra Soru, Cabras e Fadda

Dopo i 160 dell’Assemblea, il Pd ha anche la nuova Direzione regionale. Ma nella maggioranza del partito si è aperta una crepa.

Renato Soru e Francesco Sanna da una parte; Antonello Cabras, Paolo Fadda e Silvio Lai dall’altra. È già strappo nella maggioranza Pd, alla seconda riunione dell’Assemblea regionale, raccolta oggi a Sanluri (come due sabati fa) per eleggere i 58 della nuova Direzione regionale (qui tutti i nomi). I big che guidano il partito si sono divisi secondo lo schema che dal 2004, ormai, tormenta il Pd sardo, malgrado la grande alleanza con la quale Soru ha incassato l’elezione a segretario alle primarie dello scorso 26 ottobre.

Non era previsto che finisse coi musi lunghi l’appuntamento di oggi, anche perché nella prima riunione di due settimane fa si era arrivati alla tregua interna, tra tutte le componenti, scegliendo Giannarita Mele, fedelissima del senatore Ignazio Angioni, come presidente del partito (elette, in quell’occasione, pure le due vice: Sara Marrocu, in quota Thomas Castangia, e la cabrasiana Micaela Morelli). Invece questa mattina è successo che la tensione è salita tra il neosegretario e tre alleati su quattro.

Nella maggioranza in guerra, la divisione delle caselle nella nuova Direzione regionale è stata salomonica: 15 nomi li hanno indicati Soru e il lettiano Sanna, su altrettanti hanno messo il cappello Cabras, Fadda e Lai. Ciò vuol dire che saranno sempre complicatissime le riunioni del Pd, e si giocheranno tutte sul filo dei numeri. Per arrivare appunto a 58 componenti totali rispetto ai 30 andati alla maggioranza, vanno aggiunti i 21 democratici indicati dalla minoranza di Angioni, a sua volta composta dai gruppi ex Ds di Siro Marrocu, più i Dem di Francesca Barracciu, gli ex popolari di Tore Ladu e i renziani Gavino Manca e Chicco Porcu. Completano la Direzione i 7 rappresentanti dell’area Castangia.

Quando ai nomi che spiccano nella Direzione dell’era Soru, in quota maggioranza ecco lo stesso Paolo Fadda. Ma anche l’ex presidente del Consiglio Giacomo Spissu e pure Dolores Lai, cugina dell’ex segretario, nonché attuale consulente in Consiglio regionale di Gianfranco Ganau. Dentro anche l’ex consigliere regionale Giuseppe Cuccu. Per la minoranza di Angioni, ci sono la Barracciu, Manca, Porcu, l’ex presidente della Provincia di Carbonia-Iglesias, Tore Cherchi, e ancora gli ex rappresentanti della massima assemblea sarda, Antonio Biancu, Giampaolo Diana e Giuseppe Pirisi.

C’è poi la novità del Direttorio Pd: Soru, esercitando i suoi poteri da segretario come da Statuto, ha nominato un gruppo ristretto di 10 persone indicate da tutte le componenti interne, sia di maggioranza sia di opposizione, e si tratta in qualche modo di una cabina di regia che affiancherà interna alla stessa Direzione regionale. I dieci sono: Tore Sanna, Carlo Prevosto, Tino Demuro, Nino Flore, Roberto Martani, Cicito Morittu e Luisanna Marras per la maggioranza; Giulio Calvisi e Angela Quaquero per la componente Angioni; Adriano Muscas per la corrente Castangia.

Al netto delle frizioni, è stata decisa pure una figura chiave per il partito, quella del tesoriere: l’incarico è andato a Eliseo Secci, ex assessore regionale al Bilancio, il sostituto di Francesco Pigliaru, nel 2005, quando l’attuale governatore lasciò l’incarico nella giunta Soru.

Nominata, infine, la nuova commissione di garanzia: la maggioranza ha indicato Giambattista Orrù, Lalla Pulga, Enrica Bonomo, Nazareno Pacifico, Giuliano Murgia. In quota Angioni entrano il presidente uscente Ladu più Antonio Avino Murgia e Francesco Ruiu, mentre Castangia ha puntato su Emiliano Piroddi.

Castangia, presente oggi a Sanluri, dice: “Gli organismi sono stati eletti. Adesso mi auguro che che il partito venga davvero preso in mano dalla nuova dirigenza. C’è bisogno che il Pd cambi passo e si apra subito la discussione sul modello di Sardegna che vogliamo. Per ora – chiude lo sfidante di Soru alle primarie – questo Pd non ha dimostrato velocità”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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